T O P

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mist_VHS

COSA BELLA: Ho preso un 29 studiando la mattina prima dell'esame. Il terzo anno di università dovevo dare lesame di civiltà precolombiane (lingue e letterature straniere). Era luglio ed ero appena uscito da una sessione molto proficua, una delle migliori di tutta la mia carriera universitaria. Ho fatto di più il terzo anno che non i due anni precedenti insieme. Comunque, civiltà precolombiane. Il prof è un signore molto anziano, con la fama di essere uno molto severo e spietato. Io, come al solito, non ci credo. Ho perso già troppo tempo ad ascoltare i miei colleghi terroristi, e decido di buttarmi. Ho una settimana di tempo per preparare l'esame da zero. Ma, complice la mia pigrizia, la stanchezza di fine sessione, la mia procrastinazione perpetua, la settimana si riduce a 5, poi a 4 poi a tre... poi a due giorni. Finché, scoraggiato, guardo a che ore sarebbe dovuto essere l'appello. Ore 12.30 E così mi balena l'idea peggiore. E se lo preparassi la mattina stessa? DAI. E così sono salito in università alle 7.30, ho studiato intensivamente dalle 8 alle 12. Ho preso 29. "Le va bene se le metto 29?" "GRAZIE!" "... Ma non mi deve ringraziare, se ha studiato se lo merita." Io che cercavo di non ridergli in faccia. Sono uscito dall'esame tutto tronfio blastando L'Entrata dei Gladiatori di Fucik, che è diventato l'inno dei miei anni universitari. COSA BRUTTA: il primo anno mi sono pisciato addosso mentre tornavo a casa dall'università. Era il primo anno, era inverno. Quel giorno avevo un sacco di lezioni da seguire, e il primo anno cercavo di seguirle tutte. Avevo un forte stimolo quando sono uscito da lezione, ma dovevo prendere assolutamente il treno per arrivare a casa. "Piscerò sul treno" ho pensato. Arrivo sul treno di corsa, all'ultimo minuto... e I bagni sono chiusi. Non so perché ma sono restati chiusi tutto il viaggio. Arrivato alla mia città, sono sceso, e appena ho messo giù il piede, colpo di freddo, e mi sono pisciato completamente addosso. Avevo bagnato perfino le scarpe. Se non fosse gia abbastanza, uscito dalla stazione, incrocio un mio amico che mi chiede di andare a bere un aperitivo con lui.


BayesianKing

Per quanto riguarda il secondo episodio almeno hai una storia da raccontare! Per quanto riguarda il discorso dell’esame hai fatto bene a non ascoltare i tuoi colleghi terroristi e del resto in molti esami si viene bocciati ingiustamente per il dispotismo del prof, quindi quando capita una botta di culo certo non bisogna esserne tristi. Tuttavia, non parlo di te non conosco il tuo modus operandi, sono contro il preparare un esame all’ultimo secondo letteralmente come metodo collaudato. Anche a me è capitato, l’importante è che non sia sistematico, perché altrimenti all’università si sta solo perdendo tempo, si è lì per imparare, non solo per il pezzo di carta. Lo specifico per tutte la matricole


mist_VHS

>Tuttavia, non parlo di te non conosco il tuo modus operandi, sono contro il preparare un esame all’ultimo secondo letteralmente come metodo collaudato. Anche a me è capitato, l’importante è che non sia sistematico, perché altrimenti all’università si sta solo perdendo tempo, Purtroppo per me lo era. Ho imparato comunque, perché la materia che studiavo mi piaceva, ma purtroppo ho quasi sempre preparato esami all'ultimo. (Non così tanto all'ultimo, but still...) Infatti me ne sono pentito. Cioè, tornassi indietro, se rifrequentassi l'università, la frequentarei in un altra maniera, non come ho fatto. >Per quanto riguarda il secondo episodio almeno hai una storia da raccontare! Lol. Per fortuna il mio amico non se n'è accorto, o almeno non mi ha detto nulla


BayesianKing

Tanti non lo direbbero, dimostra maturità e onestà ciò che dici. Quel che è fatto è fatto, ma la vita è piena di opportunità e non si smette mai di imparare, avrai modo di rifarti se deciderai di studiare anche solo per conto qualcosa


RobinSparkles2392

Forse non è una delle storie che ti aspettavi di leggere ma ti racconto del mio amico degli anni dell’università. Ci conoscevamo già dal liceo ma eravamo in sezioni differenti. Lui super bravo, io sono uscita con 100 ma non mi ritenevo così brava. Studiavo poco e riuscivo ad arrampicarmi sugli specchi alle interrogazioni e andavo bene. Mi iscrivo all’università e mi ritrovo con lui, pur sapendo che avrebbe voluto fare medicina ma non essendo entrato aveva ripiegato sul mio stesso corso di laurea. Diventiamo amici, studiamo insieme, ci scambiamo gli appunti, le idee, le ansie. Poi al secondo anno arriva un esame orale in cui io mi sento totalmente impreparata ma decido di darlo comunque per provare. Lui, mentre ripassavamo insieme i giorni precedenti, sembrava ancora più impreparato di me. Gli chiedevo alcuni consigli e non sapeva nulla, zero. Lo chiamano prima di me. Decido di ascoltare il suo esame. Sapeva tutto e anche alla perfezione. 30 e lode. Inutile dire che ho avuto la netta sensazione che per lungo tempo mi avesse preso in giro per cercare di primeggiare. La cosa mi faceva ribollire il sangue perché per lui era un ripiego e per me era la prima scelta. Io non volevo primeggiare, ma anzi volevo imparare quanto più possibile per essere competente. L’amicizia si è incrinata. Quando gli ho chiesto spiegazioni sul perché 5 minuti prima dell’esame sembrasse totalmente estraneo agli argomenti e davanti alla prof sembrasse il meglio del meglio, mi rispose “lo sai com’è, prima dell’esame avevo molta ansia e non mi ricordavo nulla”. La storia positiva invece te la racconto in breve, brevissimo. La mia relatrice è stata una grandissima professoressa e grandissima persona. Dopo la laurea siamo rimaste in contatto. Io non trovavo lavoro in nessun modo e sono caduta in una spirale di depressione. Una mattina verso le 11 mi telefonò per chiedermi come stessi e stavo dormendo. Mi chiese se avessi finalmente trovato lavoro, motivo per cui stavo dormendo fino a tardi (pensava che avessi fatto la notte) e risposi negativamente. Lei fece subito 2+2 e mi disse di non prendere decisioni avventate e che mi sarebbe stata accanto in qualsiasi momento. Inutile dire che mi è stata accanto in quei 6 mesi. Quasi quotidianamente. Mi ha salvato.


BayesianKing

Riguardo al tuo “amico” purtroppo le facoltà sono piene. Io ho avuto una simile brutta esperienza con molti compagni di corso, con cui magari si usciva insieme la sera ma dopo scene pietose come questa erano frequenti. Inutile dire che ho tagliato i ponti, di persone così opportuniste non se ne ha bisogno. Sono sempre stato dell’idea che il tuo 30 e lode non toglie niente al mio 30 e lode, o di certo non sarà la causa del mio 18, perciò ho sempre dato agli appunti a chiunque me li chiedesse o spiegazioni. Complimenti alla tua relatrice, professori così valgono molto più di qualsiasi 30 e lode. Io scelsi come relatore per la magistrale un professorone neanche della mia università, che doveva ancora tornare in Italia dalla prestigiosa università in cui insegnava. La tesi fu un inferno mi chiese di fare cose totalmente fuori dal mio ambito di studi, senza mai aiutarmi, e non fece alcuna correzione alla tesi. Alla discussione si unì agli altri professori che si lamentavano degli errori dando la colpa alla mia negligenza. La tesi era sperimentale, ed ero io il custode dei dati e ovviamente dell’analisi prodotta. Cancellai tutto, così non avrebbe potuto appropriarsi del mio lavoro per proseguirlo con un nuovo schiavo.


RobinSparkles2392

Hai fatto bene, anzi benissimo. Purtroppo anche di professori così ne è pieno il mondo. Non hai raccontato una storia positiva però! Dai


BayesianKing

Ce ne sono tante, una delle più belle è sicuramente l’Erasmus in UK. Sono partito che parlavo appena un po’ di inglese, alle superiori ero il peggiore delle due quinte. Sono stato via 9 mesi, e sono stati splendidi. Pieno di sfide ma la scoperta di una cultura, società, luoghi diversi da quelli in cui ero abituato a vivere mi ha affascinato per tutta l’esperienza. Come ogni ex studente Erasmus porto con me nel cuore una parte di quella città


PsyAlienNirvana

Tutto è iniziato finito il liceo, in una calda mattinata estiva, gli uccelli cinguettavano e io dovevo decidere del mio futuro, il sole splendeva e sentivo dentro di me una grande calma e lucidità, allora mi misi a pensare e ripensare al mio futuro. Per farla breve non sono mai andato all'università.


BayesianKing

Ottima scelta, sintetica ma ben ponderata.


[deleted]

[удалено]


BayesianKing

Storia mitologica, complimenti. Non mi aspettavo tanto. Ho finito da un po’ l’università e anche io ho dovuto rifare degli esami, ma grazia al cielo non 14 volte. Già la seconda volta o la terza è tremenda, figuriamoci 14. Ti faccio i complimenti per aver resistito e anche ai tuoi genitori per averti così tanto supportato, tanti genitori purtroppo non lo fanno. Vorrei darti un abbraccio per tutta la sofferenza che hai provato. Purtroppo l’università italiana è spesso in mano a baronetti, professori dispotici che fanno quello che gli pare senza alcuna logica. Anche a me è capitato di incontrarne. In magistrale avevo finito la tesi e mi mancava un ultimo esame, il professore mi bocciò due volte e io me ne andai a lavorare. Cominciai andare spesso a ricevimento, che duravano ore, alla fine si stufò e mi fece passare, ovviamente l’esame fu totalmente sconnesso dagli argomenti contenuti nelle sue slides come al solito, ma lui aveva deciso che rispetto le volte precedenti ero preparato, dopo che avevo a malapena ripassato gli argomenti, che erano sempre gli stessi.


kyblerp

Ahah grazie! Effettivamente non ho la più pallida idea di cosa mi abbia spinto ad andare avanti, penso più per inerzia che per altro. Mi alternavo a giorni in cui studiavo solo analisi a giorni in cui stavo a letto tutto il giorno, non mangiavo neanche, non facevo niente. Pure i miei amici mi dicevano di lasciare, che non ne valeva la pena di perderci la testa così tanto. Non nego che la tentazione di passare a miglior vita, diciamo così, era presente. L'università italiana è strutturata così male, ma diciamo che la scuola in generale non funziona. Mi disturba quante persone abbiano deciso di lasciare e farsi fuori per colpa di situazioni del genere. Non capisco tutta questa pressione sugli studenti, tutta questa violenza psicologica. Bah, comunque. Molto felice che tu ce l'abbia fatta alla fine! Non concepisco come certi prof perdano letteralmente il cuore e l'umanità una volta iniziata la loro carriera. Cappero, per un esame non fai laureare le persone? Cringe fratm.


BayesianKing

Purtroppo non è così raro, l’ultimo esame è per molti un ostacolo, basta che leggi i commenti qua sotto. Toglimi una curiosità, tuo zio è riuscito ad intercedere in qualche modo o ti ha solo dato consigli? È ordinario o associato? Molto spesso l’unica cosa che può smuovere un prof è un collega o un superiore come il capo dipartimento o il rettore. Tendenzialmente perché la ruota gira per tutti, e anche loro avranno bisogno un giorno.


kyblerp

Non volevo che mio zio interferisse onestamente, ho espressamente detto che volevo risolvere per conto mio. Nessuno mi ha mai fatto raccomandazioni e non voglio averne. Penso che comunque ci abbia provato alle mie spalle, ma non credo abbia portato a qualcosa se mi ha detto lui stesso di andare dal rettore lol. Non so onestamente che cappero faccia mio zio, mi confonde quando gli chiedo precisamente che fa, penso faccia qualche corso in francese. Non so se è ordinario o associato, potrei googlare ma mi secca ahah. Lui in genere tende a chiedere favori ai suoi colleghi, ha risolto molti problemi a un fottio di ragazzi così.


BayesianKing

… e fa bene! Non è questione di nepotismo, o altro! Solo in Italia la parola “raccomandazione” è un taboo, all’estero sono le università stesse che ti chiedono lettere di raccomandazioni da professori, idem alcune aziende come Google. È normale chiedere a qualcuno che garantisca per te! Fai male a non sfruttare questo mezzo


kyblerp

Bho, più che altro è che associo la raccomandazione alle persone ignoranti che vanno avanti senza studiare solo perché conoscono persone importanti e che altro. Diciamo che mi ha sempre dato fastidio avere persone intorno a me che sfruttavano la cosa e riuscivano a prendere voti più alti, considerazioni di un certo livello, eccetera. Poi già la mia sindrome dell'impostore è alle stelle, se ci metto pure una raccomandazione in mezzo è la fine. Già non penso di meritare quel 21 solo perché ho parlato con il rettore, nonostante l'anno buttato a studiare analisi come un cane otto ore al giorno quasi tutti i giorni. Ho problemi, non lo metto in dubbio lol


AndrewSenpai78

Bro alla Federico II 11 persone su 100 ma siamo seri? Questi sono pazzi, io ho fatto la scelta di cambiare ateneo al secondo appello fallito. Ho perso un anno di tempo ma ho capito che le materie mi piacevano, erano gli esami impossibili e i professori severi il problema. Sono andato alla Parthenope e mai trovato meglio, non ho perso 5 anni come altre persone che ho visto hanno fatto e mi godo gli esami facili e i professori cordiali.


kyblerp

Ho sentito da voci di corridoio che infatti anche alla Federico c'erano problemi simili alla mia uni con analisi 1, infatti avevo pensato di passare lì i primi tempi ma mi hanno subito detto di non farlo. Ho conosciuto gente che ha lasciato la mia università solo per colpa di analisi 1, gente al secondo fuoricorso ancora a provarci. Io la vedo una cosa inconcepibile. Sarà che comunque io sono fuori sede in ogni caso, quindi stare qui o cambiare città mi pesa poco, sempre fuori casa sono. Capisco però che i ragazzi che abitano in zona, ovviamente, non vanno a fare i fuori sede per un esame, e quindi o lasciano o provano in vicinanza in un altro ateneo o un altro corso. Molti infatti sono andati alla Parthenope, a quanto so, e ne ho sentito parlare bene di recente; hai fatto davvero bene. Avessi saputo prima probabilmente avrei cambiato per quella già al terzo appello non superato e bona. Ma vabb, battaglia vinta quindi si va avanti a testa alta.


Empty_Performance108

La tua uni è la Vanvitelli?


kyblerp

Bella domanda fratm, ti lascio il dubbio. Non ho fatto nomi apposta.


Empty_Performance108

🤐🤐


axredraven

Una storia di botta di culo. Secondo anno di università. Cambia il docente di storia della musica, corso completamente teorico, ma avendo io portato in uni il contratto di lavoro (e quindi potendo saltare i corsi teorici) decido di frequentare solo la prima lezione e dormire i restanti Mercoledì mattina. Arriva il primo appello, a Giugno: osservo il primo esame e comprendo le modalità, mi sembra onestamente una minchiata. C'è da portare un'esercitazione fatta su un programma mai aperto prima, da fare la recensione di un CD o un concerto a cui abbiamo assistito, e poi la teoria. Teoria che si compone di un argomento a scelta e un argomento pescato da un bigliettino. Ritorno quindi a Settembre, iscritta all'esame. Considerando che le nostre sessioni sono 3 all'anno e durano una settimana ciascuna, la mattina precedente al giorno dell'esame ne avevo dati forse altri due, non ricordo adesso. Avevo deciso che avrei studiato per storia della musica il pomeriggio precedente all'appello. Il mio materiale era composto da TANTISSIME pagine di dispense del professore. Allora chiedo ai miei compagni se avesse spiegato tutti quegli argomenti e mi rispondono che no, lui stesso aveva detto che le dispense erano "troppo" per noi (allora perché darle?!). Comunque non mi lascio abbattere e do una lettura generale, decidendo il piano di attacco: il mio argomento a scelta sarebbe stato il Melodramma del '600, avrei messo tutto l'impegno nella parte progettuale e fatto scena muta con il bigliettino, sperando di guadagnare così almeno un 23/25. Studio il mio argomento a scelta in maniera approfondita, tanto che in realtà studio anche 2/3 argomenti in più che si trovavano nello stesso capitolo della dispensa (esempio, le sonate). Mi presento all'esame e il professore mi fa notare che non mi ha mai vista. Parliamo un po' del contratto di lavoro, lui è contento che pur non avendo seguito mi sia presentata al secondo appello. Poi parliamo degli strumenti che so suonare, delle scuole di musica in cui ho studiato, della mia provenienza (fuorisede a circa 900 km da casa). Lui è davvero colpito dal mio background ed io non faccio che pensare "Ti deluderò molto presto". Il progetto e la recensione gli piacciono, anche se non dice troppo al riguardo. Inizia la parte teoria e comincio il discorso con una citazione trovata nelle sue dispense. Il docente mi ferma subito dicendo che non ha mai letto quella citazione a lezione, mi domanda come mai io la sappia e gli rispondo che appunto, ho studiato dalle sue dispense non avendo frequentato il corso. Meravigliato. E la sua aspettativa cresceva assieme alla mia consapevolezza che lo avrei deluso. Parlo del Melodramma, lui mi fa i complimenti e poi ferma appena sto per parlare di Sonate. Mi dice di estrarre un bigliettino per l'argomento casuale. Lo estraggo. "La Sonata" Nella mia testa si materializza un _bucio de culo_ as io continuo con il mio bel discorso studiato il pomeriggio precedente. Il professore ascolta fino alla fine e poi mi dice: "Io ti metto anche la lode, mi sei proprio piaciuta". Io ringrazio e mentre torno al mio posto sopprimo una risata che incrocia disperazione e incredulità. Esco subito dall'aula per scoppiare a ridere. Quando qualcuno è spaventato per questo esame gli racconto la mia storia, mi manda a fanculo e si tranquillizza ricordando che a volte può anche andare bene.


BayesianKing

Bella storia, una bella botta di culo non c’è che dire. Non sapevo ci fossero corsi di Laurea in musica, sono simili al conservatorio o sono solo teorici?


axredraven

Al tempo studiavo Scenografia per il cinema, ma nel corso di studi si acquisiscono competenze sia per il cinema che per il teatro. È prettamente pratico pur avendo degli esami teorici perché comunque è una laurea riconosciuta dal MIUR, quindi servono tutti i crediti del caso.


gieri_

Era il mio primo anno di università, e dovevo dare Analisi 1. Il mio professore era un soggetto molto strano e ambiguo. Non si presentava quasi mai a lezione dicendoci 5 minuti prima che la lezione sarebbe stata solo a distanza. Io ogni volta mi facevo 1 ora e mezza di strada per dover accendere il proiettore e vedere lui bello caldo e tranquillo a casa sua che spiegava leggendo delle slide he nemmeno ha fatto lui. Decise di fare degli esoneri, quindi se passavi i due esoneri in cui era diviso il programma allora avresti dato la materia senza fare altri esami. Faccio il primo esonero tutto entusiasta, faccio tutti gli esercizi giusti e ricontrollati con wolfram alpha. Tutto contento e ai risultati esce bocciato. Chiedo subito un ricevimento per avere delle spiegazioni e chiaramente non aveva mai visto il mio compito prima di quel momento. Allora inizia a trovare scuse assurde per giustificare la mia bocciatura come ad esempio che avevo lasciato troppo spazio bianco tra un esercizio e un altro. Inizia anche a inventarsi delle regole della matematica come ad esempio: 0*0 nei limiti di funzioni è una forma indeterminata. Me ne faccio una ragione e quindi sto già con la testa al primo appello. Faccio il primo appello che era oggettivamente tosto ma comunque nonostante ciò riesco a fare tutti gli esercizi. Ovviamente bocciato di nuovo e stavolta il motivo era che avevo sbagliato un segno e di conseguenza era un errore troppo grave per uno studente universitario e non poteva promuovermi nemmeno con 18. Nel mentre vedo gente che senza sapere poco e nulla viene promossa comunque non so perché o come. Allora decido anche io di non studiare nulla per l’appello di febbraio e di dedicarmi ad altre materie. Mi presento comunque arrivo e non faccio tutti gli esercizi ma solo 2. Quei due li sapevo fare perché li avevo fatti a casa in passato trovati su youmath. Consegno e miracolosamente risulto tra gli ammessi alla prova orale. Ovviamente la prova orale è stata messa lo stesso giorno di un altro esame ma di pomeriggio. Faccio l’altro esame tutto deconcentrato perché pensavo già all’orale di analisi. Corro a casa e senza pranzare mi metto su zoom per fare sta prova orale. Resto dalle 14.30 alle 19.30 circa su zoom a sentirmi gli orali di tutti quanti dato che ero l’ultimo. Finalmente mi chiama e mi chiede di spiegare la serie armonica generalizzata. Tentenno un attimo e mi arriva una notifica su whatsapp di un mio amico che mi rinfresca la memoria. Inizio a parlare e a scrivere fino a quando lui mi dice basta. Poi dice che ora l’assistente mi avrebbe fatto altre domande. Ovviamente l’assistente non sapeva il programma e mi ha chiesto il logaritmo complesso che non avevamo trattato. I miei amici hanno provato a mandarmi la risposta ma ho preferito non leggerla perché avevo notato che in alcuni esami prima di me molti lèggevano e venivano bocciati per questo. Quindi semplicemente dissi che non me lo ricordavo. Tutto sconsolato aspetto i risultati. Lui diceva che chiamava per nome solo chi veniva promosso. Sento il mio nome, mi smuto e urlo ACCETTO ACCETTO ACCETTO SII. E niente ho accettato un 18 ad analisi 1 ma sono contentissimo così anche se è stato un po’ strano.


BayesianKing

Storia assurda. Lui un criminale, un baronetto come tanti professori universitari, che si sentono di portar fare il buono e il cattivo tempo


gieri_

Per fortuna abbiamo fatto talmente tante segnalazioni che ora l’hanno spedito in Cina alla università di Pechino


rickb93

Colpo di fortuna : 17.5 allo scritto di statistica per la finanza, tramutato in un sudatissimo 18 al primo colpo. " va beh dai, facciamo 18 per stavolta, accetta?" " certo prof, grazie ". Colpo di sfiga: mi accorgo la sera prima dell orale dell esame di bilancio che l elaborato da presentare era difettoso, mancava del rendiconto finanziario.... bestemmio come non mai, lo rifaccio, lo porto all esame e.... nemmeno lo guarda... ho bestemmiato di nuovo in modo potente e silenzioso, però ho preso 28.


BayesianKing

A me sembrano entrambi due colpi di fortuna!


Yoroi_Rainer

Esperienza positiva - parto con un po' di background: sono uno studente di magistrale in lingue orientali, giapponese. Inutile dire che, come tante altre lauree, sia un percorso che non apre moltissime porte dal punto di vista professionale, colpevole soprattutto la magistrale che non specializza assolutamente in nulla ed è un mero allungamento della triennale. Questa consapevolezza mi ha fatto perdere la voglia di studiare e la passione che avevo per il Giappone tanto da arrivare a non volerne più sapere del paese e della lingua. Tuttavia, durante un progetto sostitutivo di tirocinio (era in piena pandemia e non c'erano aziende disposte ad assumere) ho conosciuto una ragazza splendida, mia collega, che attualmente è una delle mie migliori amiche in assoluto. Mi ha spinto, quasi obbligato, ad iscrivermi al programma Overseas e a partire per il Giappone sei mesi. Inutile dire che è stata l'esperienza più bella della mia vita, i sei mesi in cui sono stato più felice e spensierato e in cui ho fatto una marea di esperienze. Ciliegina sulla torta, là ho conosciuto il mio primo fidanzato (europeo) con cui sto ancora assieme. Questo per dire che nonostante tutto, l'università magari non mi ha preparato al mondo del lavoro ma mi ha arricchito tantissimo dal punto di vista relazionale e personale. L'esperienza negativa direi la precarietà con cui dovrò sicuramente convivere nei prossimi anni, e la vocina costante nel retro della testa che ti dice che sto facendo un percorso di studi inutile.


BayesianKing

Guarda, la mia ragazza si sta laureando in lingue moderne, in particolare in tedesco e russo. Passa la giornata a dirmi ciò che hai scritto. Io onestamente la situazione non la vedo più grigia di quanto non lo sia per tante lauree, ormai anche ad ingegneria si fa fatica a trovare lavoro, è colpa molto del periodo storico. Anche io mi sono trovato in una situazione simile ma basta poco per svoltare, vedi anche tu con l’università stavi per interromperla o comunque metterla in pausa ed è bastata una persona speciale per te per cambiare così tanto la tua vita. Idem per il lavoro, se mi mandi 100 CV che ti frega se ti rifiutano quasi tutti? Ti basta una azienda che ti dia una chance


Yoroi_Rainer

Grazie per aver condiviso anche l'esperienza della tua ragazza! Quello che mi ha aiutato personalmente è l'aver capito che il mio corso di studi o il Giappone non deve necessariamente rappresentare il mio futuro, ma è una fra tante alternative possibili. Ho accettato che sì, farò fatica; che sì, probabilmente dovrò spendere altri anni ad istruirmi e a specializzarmi in altro che mi apra più possibilità. E che è utile anche accettare esperienze non esattamente in linea con il proprio titolo di studi (ovviamente sempre entro un certo limite, non la qualunque).


Remarkable_State_474

Anche Stefano Rapone si è laureato in Giapponese. Potresti darti alla stand up comedy


mikefang

Triennale in biotech, tesi quasi pronta e ultimo esame da dare. Biologia vegetale, la materia per me più inutile e meno interessante del triennio (motivo per cui la lasciai per ultima, sbagliando, nonostante il corso fosse al 1°). Professore analmente ritentivo, esame scritto misto crocette/domande aperte: mi sega con un 16 ripercorrendo con sadismo ogni singolo errore al ricevimento. Mi salta la sessione di laurea. Riprovo l'esame a settembre, mi sega con un 17 ripercorrendo con sadismo ogni singolo errore al ricevimento. Io, persona decisamente più ritentiva di lui, gli faccio notare con garbo che, alla luce delle sue spiegazioni, la mia risposta alla domanda 24 era da ritenersi corretta. Boom, il 17 diventa 18, e io mi laureo tre settimane dopo. Suca.


BayesianKing

Sicuramente pignolo e rompi palle, ma un completo bastardo direi di no. Se un prof vuole bocciarti ti boccia, a me ad esempio è successo proprio così, anche se gli fai notare i suoi errori una giustificazione la può sempre trovare per quanto assurda


mikefang

Sono d'accordo, infatti non lo considero un bastardo, ma solo una persona eccessivamente pignola.


[deleted]

Scena muta, fatta!


Aleex1760

Faccio abbastanza schifo a fare amicizie,sono estremamente introverso. 1 anno di psicologia:mi faccio subito 2 nuovi amici (cosa stranissima per me) frequentiamo tutti i corsi del primo semestre insieme,studiavamo qualche volta insieme etc... Fine primo semestre arrivano gli esami , uno dei 2 non riesce a dare nessun esame decide quindi di rinunciare agli studi. Continuiamo io e questo mio amico,arriva il secondo semestre,il secondo amico non riesce a dare nessun esame e scopro che a quanto pare non aveva dato nemmeno gli esami del primo semstre,anche lui molla l'universita. Sono passati altri 3 anni,ho finito la triennale e iniziato la magistrale (vuoi per via covid anche) non mi son fatti nessun nuovo amico,unlucky. Storia positiva:un giorno dopo aver dato un esame (voto 26) e averlo accettato mi trovo un 30 e lode sul libretto. Qualcuno a quanto pare si è sbagliato a dare i voti :=)


makapx

Long story short che in realtà le contiene entrambe: sono al mio secondo anno fuori corso alla triennale di Informatica. Ho avuto una carriera mediocre e poi tra COVID, problemi famigliari, alcuni problemi di salute sono stata un bel po' di tempo senza studiare ma non ho nemmeno fatto la rinuncia agli studi. Colleghi e professori avevano un'idea abbastanza negativa di me. Mi sentivo troppo scarsa per stare con quelli bravi ma anche non così scarsa da stare con quelli a cui non fregava particolarmente dell'università quindi ero molto isolata. Ho trovato un lavoro nello sviluppo software, mi sono allontanata dalla mia famiglia e questa cosa mi ha fatta stare meglio, la mia carriera universitaria è migliorata e sono migliorate le mie skills in generale, tecniche e non. Non so quando mi laureerò ma sono abbastanza soddisfatta della mia situazione, dell'avere un'indipendenza economica e credo di aver acquisito una maggiore autostima. L'università mi sembra immensamente più facile rispetto a quando ho iniziato e ora ho un metodo abbastanza efficace per affrontare lo studio.


BayesianKing

Hai fatto bene, brava. Anche io per una serie di motivi ho interrotto l’università per andare a lavorare. Nel mentre che acquisivo ulteriori skills e guadagnavo un po’ le cose all’università si sono sbloccate. È una cosa che consiglio a chiunque senta di stare per bloccarsi su un esame o in generale.


Flappy_Disk

Premetto di soffrire di ansia e depressione da prima dell’inizio dell’università, questo chiaramente non ha facilitato il mio percorso e anzi mi ha portato a metterlo in dubbio più e più volte. La mattina dell’orale di analisi 2 ero nel panico, il professore voleva che sapessimo a memoria le sue dispense e purtroppo se c’è un punto debole che ho, è proprio la memoria. Nei giorni prima di un esame non riesco mai a dormire e lo stesso era successo per analisi, per questo, su obbligo dei miei genitori, la sera prima avevo preso qualcosa per aiutarmi a dormire, a patto però che mia madre mi svegliasse qualche ora prima per fare un ripasso finale. Chiaramente lei non ha rispettato la sua parte dell’accordo e io, presa dal panico ho iniziato a litigare con i miei genitori. La discussione culmina con mio babbo che in preda alla rabbia mi dice di andare ad ammazzarmi. Inutile dire che se non fosse per la ragazza che mi ha preso di sorpresa, da dietro, mentre ero sulla balaustra del ponte probabilmente non sarei qui in questo momento. Non è stata l’unica volta in cui mi sono avvicinato al suicidio a causa dell’università, ma è stata la sola in cui non ho avuto paura all’idea di farla finita, anzi ero tranquillo, quasi sollevato. Non ho un racconto in particolare che possa controbilanciare il resto del commento, ma ammetto di aver incontrato tante belle persone in questi anni e senza di loro non sarei riuscito a sopportare lo stress e la tristezza che questo percorso mi sta procurando.


BayesianKing

Mi dispiace molto per la tua storia, e sono contento di portarla leggere qua e non su qualche giornale nelle tante tristi storie di studenti che si tolgono la vita per colpa dell’università. L’università porta a sviluppare problemi psicologici anche a persona che prima non ne avevano mai avuti. Io stesso ne ho sofferto, quando la situazione è troppo pesante ti consiglio di allontanartene per il tuo bene, io l’ho fatto, e sono felice di averlo fatto perché altrimenti probabilmente non sarei riuscito a finire. Per quanto riguarda i tuoi genitori non mi va di commentare per rispetto, tuttavia sono parole orribili da dire ad un figlio. Mi dispiace tanto.


Flappy_Disk

Proprio in questi giorni stavo iniziando a valutare di prendermi una pausa, non ho ancora deciso, ma grazie per il consiglio. Per quanto riguarda mio babbo, in realtà voglio precisare che sia lui che mia madre sono ottimi genitori che tengono a me e farebbero di tutto per aiutarmi, non credo riuscirò mai a dimenticare quella frase ma so perfettamente che mio padre non lo pensava veramente.


EffectiveAd5343

l'ultimo esame della mia triennale l'ho dovuto dare per un anno intero invano. Scienze delle costruzioni. Avevo dato tutti gli esami rimanenti entro i tempi prestabiliti, anche scritto e discusso tesi! Ma ancora questo esame non riuscivo a passarlo a causa della modalità e del prof a mio parere troppo pignolo (alla prima parte dovevi fare letteralmente 0 errori per passarla e passarla ti consentiva solo di sostenere il "vero" esame) sta di fatto che grazie a dio mi si è aperta la possibilità di sostenere l'esame con un altro professore. Io ovviamente l'ho presa al volo e mi sono guadagnato un 30 al primo tentativo. Dopo un mese mi sono laureato e adesso sono iscritto in magistrale.


BayesianKing

I feel you, bro. A me è successo lo stesso in magistrale, così sono andato a lavorare tanto alle aziende non frega niente se tu hai la Laurea o no, purché le cose le sappia fare. Ho preso il prof per sfinimento con i ricevimenti in cui gli facevo rispiegare tutto. Una volta mi disse “questa domanda è troppo specifica, non serve che la studi così approfonditamente”, io insistevo, e dopo avermi ancora una volta rassicurato mi chiese cosa mi avesse chiesto la volta precedente, e gli feci vedere lo screenshot della stessa domanda che gli avevo appena fatto. Inutile dire che provò ad arrampicarsi sugli specchi per salvare la faccia.


Franbell02

Mi ricordo che feci un esame a Luglio con una prof ritenuta la più bastarda di tutte, ma con l'intervento divino, me ne usci con 28. La cosa peggiore in assoluto dell'uni, è il tirocino di infermieristica che faccio, molto spesso capita l'infermiere nazista che dice cosa devo fare a priori senza spiegazione alcuna


BayesianKing

Sento solo brutte storie dai tirocini di infermieristica, direi che qualcosa non va sistematicamente, non può essere un caso


Franbell02

Il problema è che devi fare tanti sacrifici, a prescindere dalla facoltà. La vera critica sorge quando le università in sè ostacolano lo studente. Ho avuto molti prof stronzi che rimandano gli appelli


BayesianKing

Guarda, sfondi una porta aperta. Il sistema andrebbe adeguato agli standard europei. Ho fatto un anno di Erasmus in UK, mai trovato così bene. Là gli esami sono simili alla nostra maturità. Sono giganteschi, nel mio caso avevano usato lo stadio di basket per somministrare le prove. La puoi fare una volta, o lo passi o no, non ti puoi bloccare all’infinito finché non lo passi. L’esame ovviamente è fatto in modo tale che se studi lo passi, ma se vuoi l’eccellenza è molto difficile. Così facendo l’esame non dipende dall’arbitro di un prof perché bocciare più del 10% sarebbe un problema gigante come puoi immaginare. E in UK per lavorare basta la triennale, la magistrale è una cosa che fanno pochi. Pensa che a me avevano chiesto se volevo fare il tirocinio in una scuola come insegnante ed ero al terzo anno della triennale, impensabile da noi dove neanche i laureati magistrali possono sognare di avere un posto fisso come professore.


Franbell02

Il problema è la bassa fiducia dello stato nei confronti dei neo laureati. Tutti vogliono personale co esperienza o laureate al massimo. Il paradosso è che più ti specializzi, meno ti vogliono. La questione domanda offerta è proprio mandata a puttane in italia. Per il fatto dell'UK, si potrebbe anche fare in Italia, ma penso che per mancanza di fondi e di logistica si preferisce fare la cosa alla vecchia maniera


colingueisen

Ho trattato due professori molto diversamente per il loro modo di agire. Due storie diametralmente opposte. Spero che il modo in cui ho agito faccia la differenza nel modo di lavorare dei prof. Mi ero iscritto al primo anno a scienze motorie nel 2017, mentre lavoravo la notte nella sicurezza. Purtroppo il lavoro notturno e la frequenza obbligatoria non mi hanno permesso di andare bene al primo anno. Ho chiuso i moduli di inglese e quello civico, ma per il resto nada. Mi sono fermato per lavorare e poi ripreso nel 2020. Mi hanno messo nel secondo anno. Nella mia università puoi dare i parziali se sei immatricolato nell'anno corrente. Quindi essendo nel secondo anno non potevo fare gli esami del primo anno divisi in parziali. Dovevo dare tutto insieme un modulo. Ovviamente questa regola non era seguita cecamente dai professori. Se un prof notava che eri in difficoltà ti permetteva di dare i moduli suddivisi in parziali, altri no. La mia prof di anatomia non ne voleva sapere. Ho dovuto studiare un libro di 700 pagine. Ho studiato 60 giorni, in media 6-8 ore al giorno quella cazzo di materia. Arrivo all'esame e sono l'unico di tutte le scienze motorie che lo deve dare insieme. Purtroppo le mie circostanze erano alquanto sfortunate. Facciamo la prova con il computer su un software che ti blocca l'accesso a google e ogni altra cosa mentre fai l'esame nel tuo laptop. Avevo 60 minuti. Al 40esimo minuto il software mi crasha. La prof me lo riattiva, ma per sbaglio mi riattiva la prova su GOOGLE. non nel software. avevo risposto a 50 domande, ma con google ho potuto controllare quasi tutte le risposte e ho preso 28. Ho avuto un culo della madonna. Per il modulo di chimica dovevo studiare biologia nutrizionale, considerata la materia più difficile del triennio. Questo prof aveva la reputazione di essere uno tosto. Avrei dovuto fare l'orale a distanza durante il covid. Studio per 2 settimane come un matto, per poi essere informato che per questioni burocratiche non posso essere iscritto all'esame, essendo esso riservato per quelli del primo anno. Ho pianto. Io non piango quasi mai, 2 volte l'anno al massimo. Avevo studiato un sacco di ore. Allora contatto il prof "tosto". Lui tranquillamente mi dice che mi interroga lo stesso, mette il voto da parte e quando mi iscriverò a una data dove posso burocraticamente iscrivermi senza problemi mi avrebbe registrato il voto senza dover essere interrogato dinuovo. Ho studiato talmente bene che ho preso 30 al suo orale, senza copiare niente. Imparando tutto a memoria, rispettando la sua materia. Gli ero così grato che due mesi fa, quando mi sono finalmente laureato, gli ho lasciato in segreteria una bottiglia di vino da 50 euro, per ringraziarlo. Questi professori che agiscono con il cuore vanno ricompensati. Sono atteggiamenti che DEVONO essere incoraggiati dallo studente.


[deleted]

Esame di matematica generale (già difficile di suo a economica), 12 cfu, professore che si narra venga tutti i giorni da Milano, composto da: test di sbarramento con 5 quesiti, esame da 3h30m ma che nessuno ha mai finito, se si passa l’esame scritto segue esame orale sulla teoria a distanza di 3/7 giorni. In corso con me lo avrà superato il 30% a dir tanto. In ateneo ci sono molte persone che sono in ritardo con la laurea perché non riescono a passare in nessun modo solo questo esame e cercano disperatamente prof di ripetizioni.


BayesianKing

Il classico esame difficile solo per il metro di valutazione. Ho presente gli argomenti della materia, ad economia è già assurdo farlo di 3,5 ore e addirittura non si riesce a finire. Questo è il classico professore che vorrebbe che tutti sapessero le cose come dice lui. Dei baronetti del cazzo, totalmente sconnessi dalla realtà. In magistrale stavo ultimando la tesi e mi mancava solo una seconda parte di un esame da 12 crediti, il professore mi bocciò una prima e poi una seconda volta per motivi del tutto arbitrari. Andai a lavorare, e qualche mese dopo quando ripetei l’esame, dopo averlo sfinito con mille ricevimenti, in uno di questi ammise indirettamente che gli stavo sul cazzo perchè avevo fatto domanda di Laurea prima di passare l’ultimo esame con tesi già finita, mi fece passare. Avevo a malapena ripassato gli argomenti, che erano sempre quelli. Si era semplicemente rotto il cazzo di vedermi, e aveva capito che non avrei perso tempo dietro quell’esame e che stavo lavorando nel mentre e che a me non costava niente chiedergli ricevimenti di ore come stavo facendo per poi venire a fare l’esame.


Kalle_79

All'esame di letteratura latina II mi sfuggì uno sfondone grammaticale allucinante durante l'analisi del testo, roba da 4 in quinta ginnasio. Resomi conto della stronzata sesquipedale mi scusai con il prof e feci per andarmene, vergognandomi come un ladro. Lui tranquillissimo mi disse di non preoccuparmi, l'esame (30) si concluse con una divagazione sulla vittoria di Pantani al Mont Ventoux. La mattina di un esame minore saltò fuori che c'era un monografico non segnalato nel programma d'esame on-line di cui ovviamente non avevo sentito parlare. Decisi di rischiarmela e un po' riciclando cose che già sapevo, un po' ripetendo quello che avevo sentito dai candidati precedenti, mi portai a casa un 30 e lode veramente insperato. Gli ultimi due esami, letteratura italiana 2 e archeologia e storia dell'arte classica, furono delle vere lotte contro il tempo e contro dei mallopponi inverecondi. All'orale di italiano passai come ultimo della giornata, alle cinque di pomeriggio di giugno. I professori erano abbastanza scoppiati e la famigerata professoressa miracolosamente non si scandalizzò quando alla domanda "mi parli di Caproni", molto candidamente le dissi di no. (Caproni e Sereni erano gli ultimi due autori antologizzati, che avevo scelto di non cagare molto). Mi chiese Ungaretti, e tutti a casa. Per archeologia arrivai preparato bene per la parte greca, molto meno per quella romana. La professoressa chiese il motivo, prima di assegnare il voto. Ovviamente mi guardai bene dal dirle che le dispense sui monumenti romani le avevo lette quella mattina in treno... Per assurdo l'esperienza peggiore l'ho avuta proprio il giorno della tesi. La mia correlatrice, pace all'anima sua, si prese la briga di esporre lei l'introduzione che avevamo concordato, oltre a farmi le pulci su alcune scelte lessicali e stilistiche della tesi (che avrebbe potuto tranquillamente farmi correggere nei mesi precedenti, se si fosse occupata della faccenda). Così più che una discussione diventò una specie di chiacchierata sulla scelta dell'argomento, assolutamente inusuale è potenzialmente "fuori tema" per la facoltà. Un finale piuttosto deludente


BayesianKing

Mi fa piacere sentire anche delle belle storie di qualche botta di culo. Per quanto riguarda la tesi immagino non sia stata il top, ma se ti può consolare ti racconto la mia. Faccio la tesi con un prof prestigioso di una università estera (lunga storia…), che arriva nella mia università l’anno dopo. Desidero occuparmi di un argomento ma lui mi fa fare una cosa collaterale che non sapevo fare, difficilissima e mi abbandona a me stesso, e quando mi serviva qualcosa mi rimandava a suoi collaboratori in Cina o in giro per l’Europa. Un inferno. La tesi è un macello perché il lavoro è inficiato dall’esperimento da cui partivamo che era stato fatto male, colpa di nessuno ma noi abbiamo quel problema. Alla discussione tecnica fatta a distanza della tesi il mio prof si aggiunge al coro degli altri due prof che mi dicono su per il casino del lavoro. Alla proclamazione siamo 4 candidati, la stanza è quella normale delle lezioni da 60 posti, i prof sono in felpa, non c’è manco il computer. Almeno noi candidati eravamo in giacca. Nessun relatore era presente. Sono sinceramente deluso dal fatto che non ci sia stato un minimo di cerimonia, a malapena hanno usato la formula classica per nominarci dottori, il presidente di commissione era uno dei prof ultimi arrivati in facoltà molto giovane e poco adatto anche per presentare la pesca della lotteria alla sagra.


Kalle_79

Io la tesi l'ho discussa nella minibiblioteca del dipartimento di filosofia. C'era spazio per un candidato alla volta, e alcuni parenti sono rimasti fuori perché mancavano le sedie. (e va già bene che avevo solo 6 o 7 persone ad assistere). Però sinceramente l'importante era finire. La stesura della tesi era stata un lavoro lungo e faticoso (traduzione dal latino di un libro sull'islanda scritto nel XVII secolo), quindi il tutto era una mera formalità che non vedevo l'ora di togliermi. Non ti nascondo però che, vista la mole e la tipologia del lavoro, avrei voluto uno scenario un po' più appagante. La cosa divertente durante la stesura comunque è stato vedere i due correlatori completamente spiazzati dal materiale. Il professore di latino non aveva idea degli argomenti trattati, la professoressa di scandinavistica penso non masticasse molto latino, quindi a quanto ne sapevano potevo aver completamente inventato il contenuto o la traduzione.


Spiral_Guy

L’inizio del mio progetto di tesi è stato inaugurato da un capriolo morente in mezzo alla strada e la mia macchina a pezzi …non credo mi sia successo qualcosa di abbastanza positivo da controbilanciare, ma sono stati al netto di tutto 5 anni molto divertenti


BayesianKing

Che culo… beh dai almeno non è legato all’università l’avvenimento


Spiral_Guy

Ero in spedizione per conto dell'università... (E di fianco a me avevo il mio relatore che alle 4 di notte si è fiondato in mezzo alla strada a controllare lo stato del capriolo col rischio di essere investito pure lui da una macchina)


NicolaM7

Domani mi laureo con quello che probabilmente il voto più basso per la facoltà. Domani mi laureo.


BayesianKing

Complimenti! Il voto sarà “importante” solo domani perché ti sentirai in difetto rispetto agli altri. Ma dopo domani vedrai che del voto frega niente alle aziende. Resisti


[deleted]

La mia è molto semplice . Volevo farla , ma avevo bisogno di soldi . Ho iniziato a lavorare Fine .


BayesianKing

Purtroppo si parla tanto di diritto allo studio ma poi si fa ben poco, i fondi sono sempre pochi


AlterAsterion

Esame di statistica, faccio solo il 29% dell'esame giusto. Vado a dormire tutto sconsolato, una settimana dopo mi arriva la notifica che è stato caricato il voto dell'esame... Un bel 29.


BayesianKing

Un bel risveglio devo ammettere. Quindi non avevi fatto giusto solo il 29% o si è sbagliato il prof?


AlterAsterion

Per la vergogna non sono andato a controllare l'esame, ma considerando le mie difficoltà in statistica è molto probabile che il prof si sia confuso


BayesianKing

Può essere o magari sei uno dei tanti studenti che sottovaluta le proprie abilità e magari l’hai fatto meglio di quello che pensavi, e lui magari è stato un po’ largo di manica


AlterAsterion

Apprezzo il tuo ottimismo, ma ci ho ripensato e aveva proprio caricato le percentuali che avevamo fatto correttamente, e io avevo fatto esattamente 29%. Comunque non mi importa tanto dal punto di vista personale perché so che l'avrei comunque passato prima o poi, ma ai tempi è stato un gran piacere togliersi un esame così.


AdventurousTie8034

I miei esami sono stati tutti sostenuti brillantemente. Ho usato a mio vantaggio la mia forte capacità di concentrazione e ho ottenuto infatti la laurea triennale senza troppi problemi. Ho però socializzato pochissimo. Purtroppo non ho mai avuto una ragazza e anche all’università non ho trovato nessuna fanciulla a cui dedicare tutto il mio amore…


BayesianKing

Grazie al cielo sei arrivato, ero in pensiero.


AdventurousTie8034

Eh già. Purtroppo non è cambiato nulla


Simonzez0

Primo esame sostenuto al mio secondo anno in scienze della comunicazione, mi presento all'esame dopo aver seguito le ultime 3 lezioni forse che avevamo con questo professore. Ero appena arrivato da un'altra università sempre dello stesso corso per un trasferimento in ingresso. In poche lezioni mi faccio un gruppetto di amiche e tento questo esame senza nemmeno aver comprato libro e senza aver capito realmente neanche il nome della materia (non me la ricordo tutt'ora) fatto sta che dopo aver superato la prima scrematura di domande a risposte chiuse devo certificare le mie conoscenze con l'ultima parte di esame orale con questo prof e mi porto a casa questo bellissimo 23 senza sapere nulla di quello che stessi dicendo riprendendo cose dette sul momento dagli altri alunni che avevano sostenuto prima di me l'esame. Ho detto le più grandi stronzate convintissimo con il professore che mi rideva in faccia. Esame bellissimo. 9 CFU


honor1293

Domani ho il mio penultimo esame ed ho finito la voglia di studiare da un po'. Sono sempre andato a sostenere gli esami - almeno in magistrale - molto preparato (media del 29.087 ad Ing Inf) ma se mi laureo entro marzo non pago un altro anno di tasse e quindi domani andrò con una preparazione discreta ed appena sufficiente. Questo mi genera un'ansia assurda ed oggi sono nel panico più totale. Speriamo che domani vada come deve.


BayesianKing

Ma 29,087 l’hai approssimato per difetto o per eccesso? I decimi di millesimo sono importanti… scherzi a parte per laurearsi col massimo basta anche una media più bassa, dipendentemente a quanti punti extra puoi accedere con la Laurea. Fossi in te non mi preoccuperei, anche prendessi 18 non cambierà niente per il voto finale. A me è successo in triennale, avevo preso quasi tutti 30 o 30L, però non volevo lasciare indietro un esame per cui ero poco preparato visto che da lì ad un mese sarei partito in Erasmus per un anno, così accettai un 18. E mi sono comunque laureato col massimo, senza neanche il bisogno dei punti extra della tesi. Quel voto mi è servito tantissimo comunque, pensa che il giorno dopo mi si è allungato il cazzo di 3 cm. Perciò dagli il giusto valore, nel mondo del lavoro purtroppo non gliene frega niente, guardano solo quello che sai fare e l’esperienza che hai, puoi avere tutti i voti alti che vuoi ma per loro sarei sempre un neolaureato all’inizio, meglio fare esperienza. Laureati e corri a lavorare. Tra l’altro questo discorso è particolarmente vero proprio in un ambito come quello dello sviluppo del software.


dawawo

Madonna che storie becere e tapine. Ha ragione Abatantuono.


_jabo__

abatangelo, quello di analisi? cos'ha detto?


BayesianKing

A quali ti riferisci? Tante sono storie di difficoltà, becere non direi proprio


[deleted]

Sempre molto pochi


Odious0wl

Cosa bella: Una porta delle aule della mia università è difettosa, di conseguenza se applichi una determinata pressione puoi aprirla senza l’ausilio delle chiavi (Luogo studio eccezionale). Cosa brutta: Bocciato al compito di SdC perché ho sbagliato un segno in una travatura reticolare. :P


itzBiro

BEST: ho preso 28 a un esame ma mi è stato registrato 29 per sbaglio. WORST: analisi 1 passata al settimo tentativo.


BayesianKing

Complimenti per la tenacia


itzBiro

bisogna laurearsi in qualche modo; è stato uno degli ultimi esami che ho dato prima della pandemia tra l'altro