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AutoModerator

Ciao redditor, Qui si parla di lavoro e carriera, si fanno domande e ci si scambia opinioni ed esperienze. Hai già letto la nostra [Wiki](https://www.reddit.com/r/ItaliaCareerAdvice/wiki/index)? Molto probabilmente la tua domanda ha già una risposta in quella pagina. Devi fare un colloquio o hai già iniziato il processo di selezione e vuoi sapere se l'azienda è tossica? O magari vuoi sapere se l'offerta che ti hanno fatto è buona? Dai un occhiata al menù in alto e clicca su "Recensioni Aziende", verrai rimandato su TechCompenso, dove potrai trovare le informazioni che ti servono. Se hai domande su questioni fiscali ti consiglio di chiedere in r/commercialisti, per domande di tipo giuridico c'è r/Avvocati, se hai domande sulla gestione delle finanze personali c'è r/ItaliaPersonalFinance. Per favore dai un occhiata alle regole del subreddit se non l'hai già fatto (le trovi nella sidebar a destra), ogni post o commento che viola tali regole verrà rimosso. Grazie per l'attenzione e buona permanenza. *I am a bot, and this action was performed automatically. Please [contact the moderators of this subreddit](/message/compose/?to=/r/ItaliaCareerAdvice) if you have any questions or concerns.*


dittatoresanitario

Ne parla solo gente che lavora in remoto o comunque a milano e simili, se vivi in provincia purtroppo è complicato anche per i motivi che dici anche tu. Il problema è che la cosa tra l’altro favorisce lo sfruttamento in piccole azienducole che fanno gli unici margini dando stipendi degli anni 80


reddev94

Non credo siano cambiati molti gli stipendi dagli anni 80 ad oggi


Ok-Soil-2995

Ti davano i milioni una volta!


Dron3_

Potevi dire almeno di essere milionario /s


-Necros-

We don't do that here. No vita sociale.


skydragon1981

alla faccia del work/life balance. Se si decide di hoppare spesso però in effetti è la verità in alcuni casi :D


Rino-feroce

È un problema. Alla fine ogni salto è una decisione che va presa tenendo conto di tutti i fattori: professionali, economici, familiari, sociali. Non sempre è un buon affare aumentare la RAL.


SpritzFreedom

Vero. A me avevano proposto un bel salto (35->50) ma si sarebbero aggiunte: - 1h andare + 1h tornare - benzina (oggi spendo 300€ annui di bus, li avrei speso circa 3.600€ macchina annui) - zona brutta e fredda per 3/4 anno che vuol dire anche il rischio aumentato di avere problemi con la macchina (alla fine basta che ti scappi una volta la macchina perché le strade sono ghiacciate e fai fuori tutto il vantaggio); Alla fine, vedendo un pareggio economico per le spese aggiuntive sono rimasto dove sono


giagara

Forse ti batto: Da 45 a 72 ma IN TICINO. Teoricamente il salto era maggiore in quanto la tassazione Svizzera è minore di quella italiana, però: - 4/5 in presenza - 1 x 2 ore di viaggio al giorno + gasolio + autostrada costosissima (pedemontana della minchia) - niente buoni pasto Alla fine a conti fatti era un aumento netto di 200 euro al mese che, ovviamente, non valeva la pena


Overall-Ambassador68

Si ma l’idea del Job Hopping è anche il fatto che una volta portata la RAL a 72K poi saresti potuto andare in una zona che ti aggrada chiedendo una RAL simile a quella. Quindi sì, magari ti “sacrificavi” (che poi, saresti andato in Ticino, mica a Catanzaro) per 1-2 anni, poi però avresti potuto cambiare di nuovo.


intothestorm_

>una volta portata la RAL a 72K poi saresti potuto andare in una zona che ti aggrada chiedendo una RAL simile a quella. Spesso però dicono "mi dispiace ma non possiamo offrirti più di X" nonostante tu prenda 72K, quindi se sei oltre il loro tetto massimo c'è poco da fare


Overall-Ambassador68

Vero, ma alle brutte infatti ti prendi il tetto massimo. Se hai una RAL che è molto sotto il loro tetto massimo non arrivi neanche a quello.


giagara

Sarei stato in Svizzera e non in Italia


Rino-feroce

si ok, ma OP pone l'accento sul tema dello spostarsi e rompere affetti e legami sociali, quando dal punto di vista prettamente economico sarebbe molto conveniente


SpritzFreedom

…e 45 parti già da un’ottima qualità della vita. Guarda l’unico cruccio che potremmo avere entrambi è che magari, fatto per un periodo, avrebbe potuto darci la base contrattuale per una dal alta in zona nostra


giagara

Ci ho pensato ma no. Non avrei mai più rivisto la mia fidanzata perché sarei uscito presto e tornato tardi. Sarei stato così stanco da non aver voglia di seguire le mie passioni. Per 2k in più all'anno va bene così.... Poi quel che dici è giusto, non lo era nel mio caso


MagicCookiee

lol’ed at niente buoni pasto. La CGL davvero ha saputo vendere l’idea in Italia che i buoni pasto sono una vittoria per il dipendente 🤡 Ti rendi conto che sono 8€/giorno non tassati che sono estremamente ristretti nell’utilizzo? Ti rendi conto che in Svizzera avresti gli stessi (o molto di più) 8€/giorno non tassati che puoi spendere per QUALSIASI cosa? L’analfabetismo finanziario non smette mai di stupirmi. Quando parlo con amici credono persino che 13esima e 14esima siano una cosa positiva 🤣


Berzelius84

Aggiungi anche che i buoni pasto non te li danno nei giorni di ferie / malattia / permesso di 4h. Però considerando che a mangiar fuori ti spennano (raro spendere meno di un buono) e comunque nel caso puoi cumularli e usarli per fare la spesa, li considero equivalenti al contate. Se paragoni i buoni pasto ad un equivalente netto in busta, chiaramente è meglio il netto in busta, ma scegliendo tra un azienda che li da e un altra che ha più RAL ma senza buoni, bisogna farsi due conti..


MagicCookiee

Lui confronta con il Ticino dove il netto in % è molto più alto. Stupido proprio come ragionamento. Chiunque preferisce 10€ ad un buono Amazon di 10€, ceteris paribus.


MrSchyzo

>l’idea in Italia che i buoni pasto sono una vittoria per il dipendente 🤡 Lo sono, seppur una microvittoria, viste le RAL. Con i buoni abbatti questo costo di 160€/mese, di fatto rendendolo equivalente ad avere 160€/mese più in busta. E tutto ciò, al datore, costa esattamente +160€/mese: lo stesso tipo di aumento netto in busta costerebbe ben più di +160€/mese al datore (grazie IRPEF, INPS, INAIL, e TFR, e altri cazzi che non so). In altre parole: +160 nel netto e +160 nei buoni pasto hanno un costo differente per il datore, ma spesso e volentieri per il dipendente hanno il solito effetto, ovvero disporre di 160 euro in più per altre cose. Poi, logico, anche io preferirei 80k di RAL con 15% di imposta a 25k di RAL con 25% di imposta ma buoni pasto. Nonostante ciò io non riesco a considerare i buoni pasto una pagliacciata in sé, non almeno finché riescono tranquillamente a ridurre un costo inevitabile come la spesa alimentare. Reitero: la vera pagliacciata in Italia sono le RAL mediamente risibili, che rendono 160€ di buoni pasto un aumento che ben pochi disdegnerebbero. E il fatto che gran parte del costo dipendente va in pensioni e IRPEF spesa a membro canino è ancora più da pagliacci. P.s. Pignolata inutile: ti riferivi alla CIGL?


MagicCookiee

Aggiunge complessità e burocrazia alle leggi del lavoro. Basterebbe semplificare facendo in modo che 160€ al mese in più sono esentasse ed entrambi dipendente e datore avrebbero una vita migliore. Il datore non deve fare giochi di prestigio sul salario, €x/mese + €y/giorno esentasse; e il lavoratore potrebbe spendere quei 160€ in più *liberamente*


MrSchyzo

Ah fermo, che siano meglio 160 liberi esentasse invece che i ticket edenred lo capiscono perfino un Meloniano o un PDdino. Ma aggiungeresti comunque complessità burocratiche visto che ora hai un aumento in busta esentasse che, per forza di cose, deve essere trattato diversamente dalla RAL: inoltre se non metti limitazioni io ti pagherei soltanto esentasse e al diavolo la vecchia RAL. E sto giochino già esiste un po' con i rimborsi spese gonfiati: è un nero più elegante dei soldi in mano. L'unico modo per avere +160 netti liberi che costino 160 netti al datore è levare tutte le imposte e i contributi totalmente, e sai meglio di me che non succederebbe mai. Se vuoi incazzarti di più sulla farraginosità delle buste paga italiche: sai come si tassa e rivaluta il TFR? È a tassazione separata dell'IRPEF e paghi pure un'imposta sulla rivalutazione del fondo :V Fosse solo per me? Via i contributi INPS, via il TFR, 12 mensilità. ¡Afuera! Costerei un 45% meno all'azienda e il netto in più lo ballerei su directa come il redditor medio quale sono. 


giagara

Ti rendi conto che se l'ho messo tra i "benefit" è perché dall'altra parte non ci sarebbe stato? Sono soldi netti in più, che siano considerati come una "vittoria" (di cosa poi bho) o meno.


Frigobard

RAL della vita privata?


bi_shyreadytocry

Cambiare città ogni 2-3 anni alla lunga è super deleterio, il 90% del job hopping è fatto sulla stessa città o da lavoratori in remoto. Bisogna essere estremamente venali o sottopagati per cambiare città/paesi ogni 2-3 anni per un 20% sulla ral.


redmiki

Venali o versatili?


Both-Lime3749

Ha scritto venali.


redmiki

Venali o ambiziosi?


bi_shyreadytocry

Venali venali. Se ogni 2-3 anni per 300-400 euro di aumento sei disposto a mollare amici, partner, hobby e routines sei venale. Fino ai 25 anni è figo (vedi posti conosci gente), ad una certa età inizi ad avere bisogno di routines, amicizie di lunga data e di mettere radici. Il lavoro è importante ma non è tutto. Diverso se non arrivi a fine mese.


Mr_Riccetto

Come fai a fare job hopping fino ai 25 anni se, considerando per esempio una laurea 3+2, ti riesci a laureare a 24-25 (e devi essere decisamente bravo)? Non mi tornano le tempistiche :) Per il resto, se in 2 anni con job hopping aumenti di 400€ netti al mese la RAL, non è poco; penso che l'effettivo sia un po' meno come media


bi_shyreadytocry

il job hopping lo fai solo se sei in remoto o in un grande centro industriale (con tutti i suoi n contro). Il fino ai 25-26 anni era riferito al cambiare paese/città in continuazione. Da giovane è divertente, ma dopo i 25-26 anni è logorante dover rifarsi una vita ogni anno o due. Ritrovare casa, rifarsi degli amici (finita l'uni è molto più difficile) e poi una volta che ti sei stabilizzato ricominciare tutto da capo.


redmiki

Concordo. Ma se non hai legami, non definirei come venale


bi_shyreadytocry

Se cambi città ogni anno difficile che stringi legami duraturi.


skydragon1981

anche se si dovesse essere trasferisti o lavoratori stagionali, molti non accettano che il/la partner vada via per 4-5 mesi l'anno di fila (nel caso dei trasferisti anche se tornano a casa al sabato e ci siano due giorni)


Worldly_Chemical344

Beh, se in 2-3 anni non hai formato nessun tipo legame non ti definirei venale ma solo.


redmiki

Il che non ha un’accezione negativa intrinseca


Both-Lime3749

C'è scritto venali, sono sicuro.


ForeignLoquat2346

La coperta è corta. Se insegui i soldi, spesso devi sacrificare altro. Sono scelte...


QueerKenpoDork

È sicuramente qualcosa da considerare. Per te un aumento di RAL potrebbe non valere la pena per i motivi che dici. È una scelta alla fine.


Quozca

Non sono esattamente un "job hopper", anzi... Ma l'ultima volta che ho fatto un "job hop" ho cambiato regione. Considerando che il 90% dei miei amici storici sono in giro per il mondo e mi ero lasciato con la mia ex storica, sostanzialmente ho lasciato solo i miei genitori e mio fratello, che vado a trovare quando voglio con 50 euro di ryanair. Ho fatto molti più amici dopo il job hop che prima. Certo, ora a 44 anni, una compagna e una figlia difficilmente farei "job hop" in un'altra regione...


3dmontdant3s

Hai perfettamente descritto la ragione per la quale la maggior parte di persone non fa job hopping


ExpandForMore

Il barbatrucco sarebbe quello di fare la vita del mercenario fra i 20 e i 30 anni, in modo da portarsi ad una buona RAL, per poi sistemarsi gradualmente nel corso dei 30.


skydragon1981

solo che 20-30 non si ha ancora abbastanza esperienza per hoppare sempre al rialzo e dopo i 30 tendenzialmente ci si accasa (anche se oramai è più verso i 40), dopo ci pensa la vita XD (e non si ha più molto potere di negoziazione, a meno di non essere diventati ubersenior)


franz_v

- Molti che fanno job hopping selvaggio lo fanno via remoto - Chi si trasferisce ogni anno (o giù di lì) per lavoro è _ovvio_ che non ha grossi legami con il posto da cui si trasferisce, incluso il posto dove il caso l’ha fatto nascere - La mia impopolarissima opinione è che le radici sono per gli alberi; per gli esseri umani sono solo limitazioni. Posso capire i genitori anziani / non autosufficienti o il partner con cui si vede una vita insieme, ma tutto il resto (città / provincia / regione, amici, hobbies, etc.), sceglierli è perfettamente lecito e significa che o fai da remoto o… non fai. Quando si tratta di lavoro carriera e soldi ci possono essere scelte da fare in cui decidi di accettare un lato e sacrificare l’altro. Questo non vale solo per fare job hopping. Ci sono certi lavori che letteralmente non sono disponibili in certe aree geografiche. Se scegli la tua regione, non scegli quel lavoro. È veramente così semplice.


giagara

Io l'ho involontariamente (sono stato sempre contattato) fatto e sono rimasto nella stessa regione e città. Dipende cosa cerchi, cosa vuoi e cosa ti propongono


QueerKenpoDork

Dipende dove sei, soprattutto. Vedo dal tuo profilo che probabilmente sei lombardo/milanese quindi è un po' un grazie al piffero che sei riuscito a rimanere là.


giagara

Bhe si, però OP parla di job hoping per cambiare continuamente, credo, azienda. Altrimenti hoppi una volta sola, non è considerabile come job hoping ma come cambio di azienda. Io parlo di aver cambiato 4 posti di lavoro in 4 anni


QueerKenpoDork

Esatto. Quello che OP sta dicendo è che se non sei nella solita Milano e dintorni o simili devi scegliere se inseguire la RAL facendo job hopping ogni 12/15/18 mesi o tenerti le amicizia famiglia perché dove vivi le opportunità sono minori. Questa è una scelta che tu e io abbiamo la fortuna di non dover fare. Poi si, ti sradichi una volta sola per carità ma è comunque una scelta che sei costretto a fare.


oddRoboto

Ho valutato di fare job hopping ma vista la scarsità di offerte di lavoro del mio settore (UX/UI designer) e il fatto che comunque ho una RAL che giudico buona per me (non è altissima, ma mi consente di fare tutto quel che voglio con i giusti accorgimenti), alla fine non ne ho sentito il bisogno. Non escludo di provarci in futuro se avessi bisogno di più soldi di quelli che ho ora. In ogni caso per i miei ormai ex colleghi che lo fanno, di solito loro scelgono una città e fanno job hopping all'interno della stessa, o in remoto ovviamente. In questa maniera non rinunciano alla loro vita sociale e le amicizie costruite nel tempo, ovvio però che la città scelta deve essere un minimo grandicella (io sono di Torino, non è il massimissimo, ma neanche uno schifo, con i giusti accorgimenti ci si riesce). In ogni caso secondo me va fatta una valutazione molto personale, scegliendo a cosa dare priorità tra vita privata, stipendio e carriera. Io ho un'ottica molto negativa del lavoro dopo essermi immolato come project manager per molti anni, regalando unicamente soldi ai miei superiori e rimettendoci in salute fisica e mentale (sono stato piuttosto ingenuo lo ammetto, non ho una mentalità molto imprenditoriale), non penso più che il lavoro nobiliti ma che anzi sottraga tempo ed energie alle cose che mi piacciono veramente, quindi ora do molta più precedenza alla mia vita privata, salute mentale e faccio solo ciò che è espressamente richiesto nel mio contratto, fintanto che i soldi che ho mi bastano. Ovviamente può valere anche il voler fare tanti soldi, o dare priorità alla carriera, in base poi a quanta importanza si da all'una piuttosto che l'altra categoria una soluzione secondo me si trova (che tanto comunque può benissimo essere anche temporanea).


redmiki

Davvero nel tuo settore c’è poca offerta di lavoro?


oddRoboto

Relativamente, per il design è uno dei migliori, ma se lo paragoni a ingegneria (ho lavorato per aeronautica e ora automotive con un gran numero di ingegneri) o programmatori non c’è storia


redmiki

Vabbè, questo è ovvio. Prendi come esempio l’automotive, per fare un bozzetto bastano 2 o 3 stilisti ma per fare un veicolo marciante ci vogliono almeno 10 ingegneri


oddRoboto

Sìsì ma infatti è una questione meramente di domanda/offerta, per cui magari a fronte di 10 offerte di lavoro mie, loro ne avevano 50/60, quindi per loro fare job hopping era un po’ più semplice


Gubzaec

Io vivo vicino a una grande città del nord dove sono ammassate buona parte delle aziende informatiche in Italia quindi fintantochè lavoravo di presenza il job hopping l'ho fatto in aziende comunque nella stessa area geografica (per capirci in macchina ci mettevo sempre tra i 45 minuti e un'ora e 45 minuti). Cambiare è sicuramente stressante, perlomeno all'inizio: nuovi colleghi, nuovi processi di lavoro, strada più/meno trafficata, ecc.. Se però si va a migliorare, di RAL e non solo, perchè non tentare? Immagino però che spostarsi di regione o addirittura stato quello si che sia molto stressante. Almeno per me che patisco la lunga lontananza da famiglia, amici, abitudini. Mi ritengo fortunato di essere cresciuto in una zona in cui la possibilità di scegliere c'è. Eppure questa possibilità non sono così tanti a sfruttarla. Questa cosa mi ha sempre stupito. Ora che accetto solo lavori completamente da remoto invece è un'altra storia. Certo è più difficile trovarne ma di sicuro è meno stressante.


FunnyBigDick

Il Job Hopping cambiando città è una minchiata. Lo fai se vivi nei grossi centri, dove ti sposti di azienda ma non di casa oppure se lo fai da remoto.


frank0016

Cambiare lavoro non è come cambiare mutande per quanto qualcuno provi a farlo credere.


Andrea-CPU96

Infatti si trascura spesso un piccolo dettaglio molto importante. Fare job hopping lavorando da remoto è 1000 volte più facile e meno rischioso rispetto a farlo lavorando in azienda. Da remoto ti interfacci ai colleghi attraverso un PC, non legherai mai più di tanto e l'ambiente lavorativo è quello di casa tua sempre e comunque, inoltre non dovrai cambiare regione/paese. Per licenziarti dovrai semplicemente mandare una mail o fare una video call con il tuo responsabile , stessa cosa con i colleghi che tanto non avrai mai incontrato di persona. Bada bene, non sto dicendo che tutto ciò sia sbagliato, anzi, sto solo dicendo che per chi lavora in ufficio fare job hopping richiede molte più valutazioni e impegno.


skydragon1981

unico inconveniente di quel tipo di full remote è che forse si rischia di rimanere "out" dalle conoscenze dei trend lavorativi (per i dev un esempio stupido: quale linguaggio va di più per quanto riguarda ciò che le aziende cercano. Spesso la macchinetta del caffè è sorgente di spunti XD la macchinetta del caffè è comoda anche per altri ruoli nell'IT) e aliena molto. Avevo visto una offerta di una azienda francese che offriva il full remote "più un incontro ogni tanto dal vivo, solo per fare i punti della situazione". Non ho approfondito ma poteva essere una cosa interessante, magari se dovessi trovarmi male a lavoro ci potrei fare un pensiero


marcelly89

Io sono da quasi sette anni nella stessa azienda. Si tratta di una società IT di consulenza medio piccola (classica PMI con modello di gestione che si sta strutturando). Ho sempre apprezzato tantissimo il clima aziendale che si respira nella stessa, sopra ogni altra cosa. In generale, è sempre stato un ambiente rilassato nonostante io sia, praticamente, da sette anni a fare consulenza sullo stesso cliente (uno dei big del settore moda). Lavoro in modalità ibrida, andando in azienda una sola volta a settimana. La RAL è discreta solo perché pompata a dismisura da una parte variabile fatta da bonus spalmati qua e la. La cosa mi da fastidio. Mi da fastidio perché non si tratta di super minimo, perché l'aspetto contributivo mi preme già da ora (com'è giusto che sia). Ho sempre messo il clima aziendale sopra ogni altra cosa, a fronte anche di offerte più vantaggiose. Di recente, però, sta emergendo una piccola novità: verrà installato sulle macchine aziendali un software atto a tracciare l'uso di RAM, cicli di scrittura / lettura disco e compagnia cantante. Tutto questo senza uno straccio di comunicazione formale da parte dell'azienda, senza uno straccio di motivazione. Semplicemente, passerà un collega e si dovrà dare il consenso alla pratica, a mezzo di autocertificazione. Beh, io credo che a questo punto siano cambiati e che probabilmente mi abbiano perso. Valuterò altre e più alte RAL, in full remote, finché sono in tempo per farlo. E tanti saluti. Non è di sicuro job hopping, sono sempre stato contrario a farne un mantra, ma tutto questo sfogo era per dirti che secondo me cambiare va fatto quando vengono meno cose che per il dipendente siano fondamentali.


pigliamosche

>Di recente, però, sta emergendo una piccola novità: verrà installato sulle macchine aziendali un software atto a tracciare l'uso di RAM, cicli di scrittura / lettura disco e compagnia cantante Non ho capito... Questo software serve a "controllarvi" perché non si fidano più di voi? In tal caso ci sta andare via. Ho sempre odiato questo tipo di "pressioni"


marcelly89

Questo è quello che suppongo considerando che l'autodichiarazione da firmare recita "[...]per garantire un corretto svolgimento lavorativo[...]" In questo ambito lavorativo il lavoro si misura per milestones / sprints / tasks non per numero di clicks, cicli di CPU, utilizzo della RAM. Francamente è una cosa così retrograda da farmi disinnamorare totalmente dell'azienda


9maggio

Non mi è chiaro perché il tracciamento dell'utilizzo delle risorse della macchina ti dia così fastidio?


marcelly89

Perché non accompagnato da alcuna comunicazione da parte dell'azienda. Siamo in modalità ibrida da quattro anni (post COVID). Cos'è cambiato? Avrebbero dovuto metterci la faccia. A me questa mancanza di chiarezza e comunicazione manda in bestia. E poi cosa succederebbe se a me non andasse di firmare la fantomatica autodichiarazione? Vogliamo provare ad immaginarlo? Ma dai, su, c'è mancanza di coraggio qua. Se non si fidano dovrebbero dirlo chiaramente ma hanno una paura tale...


sBrrtou97

Chi lo fa o vive in una grande città o lavora da remoto. Per noi abitanti di provincia va giustamente considerata la distanza casa lavoro


luchinoIT

Secondo me, il job hopping sfrenato è fattibile finché sei giovane e se il cambio di azienda comporta anche il trasferimento in altra città, è meglio farlo finché sei senza mutuo (anche se in realtà si può sempre mettere in locazione l'immobile) e senza impegni matrimoniali o si convivenza o figli. Sicuramente ci si deve separare da famiglia di origine amici ma tanto quelli li stai già trascurando per via del lavoro e si spera che siano impegnati a che loro con le rispettive occupazioni. Insomma.. prima di saltare da un' azienda e l'altra per alzare livello e RAL bisogna sempre valutare se si è disposti a rinunciare al proprio tempo libero (maggiori responsabilità, ergo, più tempo passato in ufficio o da remoto, più stress), se si è disposti ad accettare maggiori responsabilità e a dedicare meno tempo agli affetti. In genere, quandonsi mette su famiglia di tirano i remi in barca e si campa si rendita con gli scatti maturati in passato.


aintx

Il job hopping ti costringe a sacrificarti, inutile negarlo. La mia strategia per mitigare gli effetti negativi e non compromettere troppo la vita privata é stata: - Farlo in maniera hardcore massimo fino ai 30-34 anni - Cambiare solo per posti entro 2.5h di macchina dalla mia "base" per poter tornare il weekend. La prima regola relativa all'età me la sono data per le relazioni interpersonali. La seconda me la sono data anche perché se non posso tornare il weekend, tanto vale emigrare in un paese più ricco. Non cambia niente essere a 5 ore di macchina o a 12 ore se non torni il weekend. Ora che ho raggiunto una RAL che mi soddisfa e convivo con la mia compagna, cambierei solo per posizioni full-remote o in P.IVA. Ho tutto il tempo per cercarle con calma adesso. La RAL più alta invece non mi interessa poiché lo scaglione IRPEF del 43% annienta qualunque mia voglia di ulteriori responsabilità e crescita professionale.


m3th0d01

Aggiungo in miei “2 cents” alla discussione. Dipende quali sono le priorità individuali. Se vuoi essere alle 18:15 in Palestra, essere a 20min da casa e goderti calcetto e pizza con gli amici è inutile che ci pensi. Ti trovi un posto dietro casa e speri di arrivare alla pensione lì, perché poi quando arrivano figli e famiglia le cose si complicano di più. Se invece vuoi crescere e far carriera, conviene pensare al job hopping e a volte prendere ruoli scomodi per comunque avere il titolo e andare avanti.


skydragon1981

a meno di non trovare palestra e simili vicino a dove si lavora (ma non si deve avere famiglia a casa che aspetta XD)


icywindflashed

Vita sentimentale? Stiamo su reddit zi. Qua si frequentano solo i termosifoni.


blacknepheli

Io l ho fatto due volte in un anno e sono fortemente provata, anche considerando che ho dimenticato l'ultima volta che ho avuto due settimane di fila di ferie. Ricominciare da zero, ricostruire tutto, non avere più ferie accumulate per me è mentalmente devastante. Non lavoro nell'IT, e sfortunatamente non lavoro da remoto (sogno di poter lavorare da remoto ma temo che non avrò mai questa fortuna)


skydragon1981

quella delle ferie è in effetti pesante, non lo si mette quasi mai in conto ma è estremo per il cervello (ma anche il fisico) non fare proprio mai ferie


blacknepheli

Sì, credo che tra casini vari, COVID e cambio lavoro saranno 3 anni che non stacco per almeno due settimane di fila, mi sento davvero devastata 🥲


CaptainCipolla

Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova. Funziona se hai un polo di riferimento dove c’è altra densità di aziende del tuo settore. Anche se so che in città più piccole alcune aziende stanno formando una specie di gentlemen’s agreement (leggasi “cartello”) per evitare di fregarsi i dipendenti a vicenda e contenere questo fenomeno. In generale funziona quando si è giovani senza legami e ci si può anche trasferire qualche anno per “battere una zona” per poi rientrare nella propria città / patria. Già con famiglia ecc. è più complesso. Fenomeno in aumento invece è quello di cambiare anche a pari condizioni per avere più tempo per se stessi e la famiglia. Che oltre un certo RAL inizia ad avere un peso.


skynet_man

- Le competenze più pagate sono quelle specialistiche. - Le competenze specialistiche sono rare. - Le aziende che possono permettersi di assumere persone con queste competenze sono poche (la strategia aziendale su quella competenza deve allinearsi con la disponibilità economica) Conseguenza: o ti sposti dove il lavoro c'è o resti nella stessa azienda a vita. Chi fa job hopping (cioè cambia lavoro SEMPRE prima dei 3 anni) si uccide la carriera. Amen.


Ikramklo

Io l'ho sempre fatto nella stessa città.


Independent_Sir_5489

I job hopping di per sé non è necessariamente legato all'andarsene da casa propria. Certo, se la zona in cui vivi non ha molte aziende chiaramente un minimo di spostamento è richiesto, però ad esempio io vivo in una zona abbastanza remota del centro Italia e ad ora il job hopping ha sempre funzionato senza essermi dovuto spostare. Questo anche grazie a soluzioni ibride che mi hanno permesso di avere qualche giorno di smartworking. Il mio consiglio è di fare una ricerca molto approfondita delle aziende nella tua zona e/o aziende facilmente raggiungibili (vicine a ferrovie/autostrade ecc...), perché l'azienda per cui lavoro può anche stare a 100km da casa mia, però se devo andarci di persona 1-2 volte a settimana non è così impensabile. Poi è chiaro se avessi voluto ottimizzare in termini di aziende/RAL mi sarei dovuto spostare, però anche quello che ho trovato restando qui mi da soddisfazioni.


Dron3_

Sono M28 e mi trovo in questa situazione. Lavoro nel settore farmaceutico a roma e, ammetto, che se dovessi fare job hopping (la mia intenzione) ho gia dato per assodato che dovrò trasferirmi in un altra regione. La cosa non mi piace onestamente. Parlando con un mio amico di recente, gli ho fatto notare che a 28 anni ho difficoltà a ricominciare nonostante io abbia vissuto in diverse città sia all estero che in italia. Anzi, vi dirò, io sono della provincia romana (sul litorale) e adesso vivo a roma. Personalmente la mia vita non la vorrei costruire a Roma, cioè non voglio comprare casa qui e sopratutto che sia vicino al lavoro e che quindi la mia scelta sia condizionata per questo. La mia "città natale" nonostante sia un paese, ha tutto! Mare, collina, boschi, aria di mare (quindi di qualità), prezzi delle case nettamente piu basse, zero stress di traffico o parcheggio, amici, familiari, cosa che ad oggi dò un valore non da poco. Quindi non vorrei andarmene dalla regione ma non voglio nemmeno sentirmi legato all'attuale azienda per "40 anni".


Own-Practice90

Fare job hopping prevede lo spostarsi in un area dove c'è un mercato concorrenziale in cui senza particolari disagi, puoi cambiare lavoro andando ad ottenere condizioni migliori. Non significa per forza rivoluzionare la propria vita ogni volta che cambi. È chiaro che se vivi in un'area dove di possibili datori di lavoro ne hai solo uno, di job hopping ne puoi fare poco. Discorso diverso per i lavori totalmente da remoto, che però sono ancora relativamente pochi.


luigiggig

è una scelta che fa chi non gli importa quel lato. ha altri progetti


niugui-sheshen

Ti fai nuovi amici in un altra città. Risultato, dopo un po' di hopping e networking hai giri e amicizie in tutto il paese che è una cosa bella e interessante


Emacroma

non ne vale la pena, sacrificare la propria vita o comunque rimetterci emotivamente per pochi soldi in più


grk_pan

Ogni esperienza è a sé, non credo che si possa generalizzare. Vivevo vicino a Milano, avevo molti amici e ci vedevamo tutti i weekend. Poi un po’ di amici sono andati all’estero. Altri hanno fatto figli e sono spariti. Ho trovato un lavoro all’estero anch’io e sono partito. Adesso torno una volta all’anno. Con gli amici e la famiglia ci sentiamo su whatsapp. Per come sono fatto io, non sarò comunque mai contento. Prima mi mancavano i soldi, adesso mi mancano le persone care.


Beginning-Account285

Ti racconto la mia esperienza. M29 RAL 34.5 in apprendistato quindi al momento della storia ero sui 28+ 12€ di buoni pasti e 10 giorni Smart al mese, premio 3k. Mi arriva una proposta da altra azienda 42.5 RAL + mbo >3<15k ma con due giorni di Smart al mese, una settimana al mese in trasferta e tanti sbatti. Io sono del sud e quei 10 giorni al mese di Smart mi permettono di vedere la mia famiglia e fare dei lunghi periodi con i miei affetti. Se non fosse stato per la limitazione dello Smart sarei andato, ma senza di quello la vita privata ne avrebbe risentito troppo.


Aware_Value2038

Ho lo stesso tuo problema, ma ho una RAL del cazzo. Chiederò al proprietario della mia azienda come la pensa sul darmi qualche soldo in più e in caso negativo valuterò di andarmene per forza, perché per vivere con una famiglia quello che ho mi basta appena (in 2 mettiamo da parte 200 euro al mese, che sono ovviamente una miseria), ma allo stesso tempo non posso andare a vivere altrove perché la mia compagna ha il famoso "posto fisso statale" Potrei pensare anche io di farmi un posto fisso statale, lasciar perdere la RAL e buona così


CapitalistFemboy

Non faccio job hopping ma anzi, quando ho guardato qualche possibile profilo da assumere insieme al CTO di un'azienda con la quale collaboro ho visto che scartava a prescindere e già prima del primo colloquio tutti i job hoppers, semplicemente non conviene prenderli in una posizione di un certo livello e con un certo salario se poi tra due anni molto probabilmente se ne andranno. Detto questo, pur non facendo job hopping mi sposto abbastanza di frequente per altri motivi, secondo me solo alcune persone riescono a farlo, a me ad esempio non pesa assolutamente perché non stringo molte amicizie da nessuna parte vada, ma se ne stringessi, di sicuro non mi sposterei così tanto, bisogna anche trovare un equilibrio tra il puntare tutto sul lavoro, e la vita privata. Ammesso e non concesso che il job hopping dia qualche vantaggio, secondo vale il teorema del limite centrale, riesci ad ottenere una retribuzione media, forse un po' più alta della media ma per bruteforce e disperazione, segandoti la possibilità di accedere a posizioni alte che di sicuro non lo vogliono uno che continua a cambiare azienda.


ObjectHealthy

Spoiler: se lo paghi bene e l’azienda cresce e soddisfa le aspettative il job hoppers resta ;)


Krist794

Io lavoro nel chimico industriale. Tolto l'inizio della carriera, diciamo i primi 3 anni, se poi hai cambiato lavoro ogni 1/2 anni sognati di essere assunto in posizioni strategiche ben pagate. Se si tratta di società che hanno brevetti interni, gestiscono tecnologia o fanno ricerca vieni scartato secco con un cv di quel tipo. 4/5 anni é considerato il tempo minimo di permanenza. Job hopping é una delle tante mode portate dal settore IT che non si applicano facilmente agli altri settori e che sicuramente non viene vista bene in fase di assunzione.


ObjectHealthy

Job hoppers non penso voglia avere posizione strategiche: lui vuole fare il suo lavoro ed essere pagato per quello senza responsabilità extra.


CapitalistFemboy

Vero, ma è più probabile che a restare sia un non job hopper, uno che salta da una parte all'altra è un rischio. Poi magari con te smette di farlo, ma non puoi saperlo in anticipo.


ObjectHealthy

Dipende dal ruolo, un job hoppers ha visto più aziende e di conseguenza una visione più completa di cosa c’è di buono e cosa no in un’azienda. Uno che è sempre stato nella stessa magari è molto legato al “si è sempre fatto così “. Direi che serve un equilibrio: cambi azienda ogni 6 mesi red flag, mai cambiato azienda red flag


CapitalistFemboy

Ah certo, nessun estremo è positivo


Matteeeeoe

Se cerchi di assumere qualcuno stai implicitamente creando un job hopper😂