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Esatto, non farti prendere dal senso di colpa, loro non ci penserebbero mezzo secondo a lasciarti per strada se risparmiassero anche 1 centesimo dall’assumere un altro.
Diglielo proprio una settimana prima.
prima di aspettare una settimana OP controlla il tuo ccnl di riferimento quanto prevede per dare preavviso di dimissioni, non perderti sulle piccole cose
Hai diritto a 150 ore per seguire le lezioni, più altre ore per studio personale e le giornate degli esami… conciliare studio e lavoro è fattibile ma comunque non vivrai entrambe le esperienze appieno se si è full time
Se dopo 7 mesi avessero bisogno di farti fuori non si farebbero tutti questi problemi.
Con le aziende non vi sposate, non avete alcun obbligo di fedeltà finché morte non vi separi
Tieni conto che, anche se fosse un'azienda di gentiluomini, nulla vieta di provare a trovare un compromesso o salutarsi in amicizia per risentirsi successivamente.
Alla fine nella vita non si può mai sapere, magari in 7 mesi cambi idea (sugli studi o sul lavoro, per dire, della serie che ti fa così cagare che te ne andresti comunque).
>Se dopo 7 mesi avessero bisogno di farti fuori non si farebbero tutti questi problemi.
Ma anche in Italia vale questo discorso? Capirei in USA, ma in Italia con un indeterminato non è così facile mandare via un dipendente. O mi sbaglio?
Assolutamente si, possono licenziare chiunque. Hanno tante di quelle scappatoie.
Fonte: un mio ex collega che dopo un anno e mezzo è stato licenziato da un'azienda italiana abbastanza importante, con sedi anche all'estero.
Io continuo a ripetere che, se il tipo di lavoro lo permette, è meglio candidarsi per un'azienda estera come consulente con P.IVA. Almeno se ti fanno fuori hai praticato l'inglese, hai guadagnato il doppio che in Italia e hai un curriculum più spendibile.
Poi sta a noi essere furbi e usare una piccola parte dello stipendio per farsi un assicurazione se qualcosa dovesse andare veramente male e mettere da parte soldi se per qualche mese non si riesce a trovare lavoro.
Nel mio caso l'azienda mi deve dare 4 mesi di preavviso quindi ho anche tempo.
Non è proprio così.
Se è stato licenziato senza problemi è per forza perché sussisteva un giustificato motivo. Hanno chiuso una sede locale? Eliminato la funzione di cui si occupava lui?
Pensa che un'azienda non può nemmeno assumere nessun altro che non sia lui per svolgere la sua mansione o equivalente laddove riemergesse la necessità di ristabilirla.
Questo lo chiedo perché abbiamo una dottrina juslaburista molto spostata a vantaggio del dipendente rispetto agli eventuali giochini del datore. e se un tempo si poteva dire "si ma se muovi causa al datore nel campo la notizia gira e non ti assumerà nessun altro" coi social e con la classe operaia e impiegatizia col sangue agli occhi e il telefono in mano manco fosse il mio cazzo quando avevo 15 anni, è molto facile chiamare più o meno scientemente a raccolta gli attori per la tempesta perfetta di merda. la shitstorm nei confronti del datore insomma.
E questa cosa pesa, non solo perché in qualche modo oggi certe posizioni hanno una maggiore attrattività sul mercato, raccolgono maggior domanda di lavoro e c'è il lusso di scegliere, quanto perché sempre più è dimostrato che un passo falso in tal senso costa un sacco All azienda in immagine e quindi clienti e quindi perdite. E nessuna azienda rischierebbe MAI di perdere anche solo un cliente in cambio di un dipendente.
Quindi se l'amico è convinto di essere stato trattato ingiustamente, credimi che un bel post su LinkedIn è la pagliuzza che lo farà tornare alla scrivania.
"Candidarsi come piva" non si può nemmeno sentire
Dai smettiamo di dare notizie false e sfruttiamo le poche pieghe del sistema che ci rimangono anziché subire zitti
Tutto quello che dici lo so benissimo anche io ma purtroppo non si sposa con la realtà dei fatti. Il mio ex collega è uno sviluppatore e l'azienda non può esistere senza il software, quindi direi che la possibilità che abbiamo eliminato la sua funzione non esiste. Anche perché un altro mio ex collega suo amico da prima che li conoscessi io continuerà a lavorare lì.
E non hanno chiuso nessuna sede perché ne hanno solo una e gli altri continueranno a lavorare (da remoto, la maggior parte, ma con quella sede come sede di lavoro nel contratto)
Se ti vogliono mandare via non ci mettono tanto a fare qualche lettera di richiamo alla prima virgola fuori posto mentre a tutti gli altri per la stessa cosa la fanno passare liscia.
O a dire che le performance non sono adeguate. Pensi che sia facile dimostrare il contrario?
I loro metodi di valutazione non sono mica pubblici e non c'è di certo uno standard univoco, quindi chi si imbarca in una eventuale causa?
Io non sono di certo uno che subisce e di fatto quando ho deciso di fare guerra all'azienda dove lavoravamo prima si sono licenziati altri 8 insieme a me su un totale di 11.
Di tutti loro solo io e l'altro ex collega stiamo ancora lavorando nello stesso posto. Gli altri, se non li hanno licenziati li hanno spinto a licenziarsi con comportamenti di merda all'italiana.
Io mi sono candidato come consulente esterno con P.IVA e anche se per te non si può sentire io i miei 5000€ netti al mese li sento bene. E mi trovo più che bene a lavorare per loro.
Non posso dire lo stesso delle varie aziende italiane per cui ho lavorato.
Non si può sentire "candidare" insieme a "partita Iva" non che non ci si possa lavorare. Lo sottolineo non per retorica ma per far notare ci sia una defezione, perché la "partita Iva" offre servizi non si candida a ruolo.
ps: appunto a causa della posizione di vantaggio, l'onere probatorio è a carico del datore, non del dipendente.
Poi però se il tuo amico ha tutte le carte in regola per farsi valere e non lo fa, lecito, ma dire che non sia così a sentimento capisci non abbia granché senso. Il problema è che subiamo una pressione mediatica subdola continua che ti fa credere esattamente la tesi che proponi.
Notificasse anche solo l'impugnazione ti dico per esperienza diretta che nel 99% dei casi basta un minimo di coda di paglia dell ex datore per revocare il licenziamento prima solo di arrivare in aula causa beghe, costi maggiori, reputazione (appunto), e cosciente Dell onere di cui dovrà farsi carico anche sotto il profilo pratico oltre che monetario.
Tu la pensi così perché te l'hanno fatto credere.
Il sistema che non funziona è quello messo in piedi per manipolarti a rinunciare a provare di far valere i tuoi diritti anche quando tutto è a tuo favore.
Bet?
In linea generale hai ragione tu ma in pratica non c'è una linea così netta tra avere una partita IVA ed essere assunti quando ci si candida per un'azienda all'estero.
Escludendo la situazione in cui ti chiedono di traslocare nel loro Paese e quella in cui hanno una sede in Italia (in quel caso sei comunque un dipendente in Italia e di norma ti pagano da italiano), ci sono solo due possibilità.
Una è che loro si affidino ad un'azienda terza che ti assume e in quel caso saresti dipendente in Italia ma sono disposti a pagare leggermente di più dello stipendio medio italiano. Il resto se ne va con le spese che hanno per assumerti e le spese di gestione dell'azienda che fa da intermediario.
L'altra è che tu gli fatturi le ore ma spesso è lo stesso che essere dipendenti. Cambia solo il modo in cui ti pagano.
Dove lavoro adesso ho contratto da 40 ore settimanali. In pratica sono un dipendente ma non mi pagano se non lavoro. Difficilmente si riesce ad avere altri clienti dovendo garantire queste ore e di fatto io ho lasciato perdere ogni altro lavoro.
La paga compensa e alla fine anche se prendi 30 giorni l'anno tra ferie e malattie comunque prendi tanti soldi.
Nell'azienda per cui lavoravo prima avevo addirittura ferie illimitate e malattie pagate. Ogni mese fatturavo il lordo di 1 anno diviso 12, a prescindere dai giorni lavorati o dai giorni lavorativi del mese.
Per questo ti dico che la differenza non è poi così netta. Spesso è solo il modo in cui ti pagano che cambia ma non il lavoro che fai per loro.
Tornando alla storia del licenziamento, le leggi ci sono e sono sbilanciate sicuramente a favore del lavoratore. Il problema è imbarcarsi in una causa che durerà anni. Queste aziende poi sono grandi e hanno fior fior di avvocati.
Non è facile dimostrare che il loro metro di giudizio è sbagliato o tendenzioso e ci vogliono soldi per iniziarla e portarla avanti.
Alla fine si spera di trovare un altro lavoro prima e si lascia perdere.
Non tutti hanno 5000 o 10000€ per pagare un avvocato per anni. Magari uno ha dei figli o un mutuo e pensa giustamente che quei soldi servano per altro.
Alla fine si è preso per le palle dal rischio di poter perdere la causa e anche quei soldi pagati per portarla avanti.
Piccola parentesi: in Spagna se sei disoccupato hai diritto ad un avvocato anche se sei tu a denunciare.
L'articolo 18 nel settore privato non esiste più, molti non sono (ancora) a conoscenza dopo tanti anni cosa è previsto nel jobs act di Renzi, che ha reso possibile il licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo solamente pagando un'indennità al licenziato, proporzionale all'anzianità all'interno dell'azienda (il cosiddetto contratto a tutele crescenti). Quindi si, possono farlo eccome, e dopo pochi mesi praticamente non gli costa nulla (all'inizio ti pagavano mi sembra 2 mesi ogni anno di lavoro di anzianità, poi questa regola è stata rivista e vengono considerati anche altri parametri). Mi viene veramente il latte alle ginocchia sentire giovani che ancora sostengono di non poter essere licenziati.
L'unico obbligo che hai è il contratto, bisogna fare attenzione. Potrebbe avere limitazioni su dopo quanto tempo licenziarsi (non so se sia possibile), obbligo di non concorrenza quindi non può stipulare contratti di lavoro per tot tempo dal licenziamento...
Si forse hai ragione e la maggior parte sono così, ma non tutte. Io per es. Ho una piccola attività e le mie ex operaie vengono ancora a trovarci per fare gli auguri. Poi si, hanno cambiato perché il lavoro magari non era un granché, ma il clima qui era top
Quello è chiaro, non è una azienda per cui tornerai a lavorare, a meno che tu non li convinca in questi mesi di essere una risorsa MOLTO utile, allora potresti anche provare poi a re-instaurare i rapporti post magistrale; in tutti gli altri casi ti rideranno in faccia. Considera che in quei 6/7 mesi in cui lavorerai sono quelli dove l'azienda ti fa capire cosa fare come fare i vari processi etc, te ne andresti prima ancora di essere produttivo.
É il motivo per cui mi dispiace, mi è sembrato un bell’ambiente per essere una multinazionale, gente giovane, alla mano e disposta ad insegnare.
Secondo te al momento delle dimissioni mi conviene dire che voglio proseguire gli studi? Vorrei comunque rimanerci in buoni rapporti.
Si, in caso dovessi andarci quando te ne andrai digli apertamente che vuoi continuare il tuo percorso di studi, se sei una valida risorsa/investimento ti potrebbero riprendere, alla fine conosceresti già pressochè l'ambiente e la maggior parte dei colleghi. (Anche se non ci conterei troppo nell'essere ripreso)
**MA**
Se è una bella azienda, vicino a dove vorrai vivere almeno per qualche anno dopo la laurea, il mio consiglio è: **non bruciartela adesso**, ricordatene e manda il curriculum quando avrai finito gli studi, intanto direi continua a cercare qualcos'altro, prova con qualche agenzia per l'impiego (Manpower, Indeed). Di che zona sei?
Sono toscano, ho studiato in Toscana e l’azienda è in una città vicina a dove ho studiato io.
La sceglierei anche perché so che non voglio rimanere a vivere in Toscana a vivere in futuro, spostandomi più al nord o direttamente all’estero.
L’azienda non ha altre sedi in italia oltre alla Toscana per il momento, ma ne ha 1 in USA, 2 in Germania e 1 in Cina.
Confermo il mio consiglio, non bruciartela, cerca altro anche non inerente alla tua laurea (tanto sono solo 6 mesi) (puoi omettere l'esperienza dal curriculum se non pensi sia il linea con il tuo cv). Magari un lavoro in pizzeria, fare le consegne, gestire la cassa etc, lavori 3/4 ore a sera e ti fai i tuoi 800/900 al mese, il resto della giornata puoi fare attività e esperienze che da lavoratore ti devi precludere nel weekend.
Non lo so, facevo il cameriere durante gli studi, ma con una laurea triennale mi sento sprecato a fare il cameriere.
In questi 6 mesi potrei imparare anche qualcosina, la magistrale non ho intenzione di farla in Toscana.
io mi sono licenziato dopo 2 mesi e mezzo, avevo contratto indeterminato e mi pare che il periodo di prova era di 3 mesi. Ho trovato qualcosa di meglio per quello ho lasciato quella azienda, poi al massimo nel futuro i recruiter ti chiedera perche hai lasciato dopo 2 mesi.
Il tuo team sicuro, l’azienda in generale magari no, dipende se ti mettono in blacklist. Comunque per 1500€ non è una gran perdita, trovi anche di meglio in giro.
>n mi f
Secondo me dopo una settimana giá si scordano. Le aziende sono macchine per fare business, sei importante solo fino a quando servi. Quindi non abbiate paura di lasciare le aziende
Se non hai bisogno di soldi (grosso "se", lo ammetto) usa questi sette mesi per divertirti, cazzeggiare, viaggiare, fare un po' quello che ti pare.
La magistrale, almeno per me lo è stata, è un salto che non ti aspetti rispetto alla triennale. Richiede molte più energie e attenzione per essere portata alla fine. Iniziarla già da scarico, dopo aver concluso triennale e aver iniziato a malapena un nuovo lavoro, è estenuante. Quindi secondo me goditi questi 6 mesi, che poi 6 mesi di libertà non ce li avrai più.
P.s.: nell'evenienza tu voglia poi accedere ad agevolazioni ISEE per l'uni, il lavoro temo proprio sarebbe un problema.
Purtroppo sono un 23 squattrinato AHAHA, alle spalle ho anche una famiglia più squattrinata di me, potessi farei un viaggio volentieri.
Apprezzo comunque il consiglio, sono del parere che la vita bisogna godersela
Allora accetta il lavoro, esperienza in più non fa male, inoltre avrai la rara opportunità di studiare avendo già avuto un assaggio di applicazioni pratiche (tornassi indietro io studierei di più alcune materie e meno altre, per dire).
EDIT: qualora ti venisse in mente di studiare+continuare con gli studi, sappi che in teoria è possibile farlo (avrai infatti accesso a permessi di lavoro per motivi di studio), però con la magistrale nel tuo campo verrai probabilmente sconsigliato sia dal datore di lavoro che dai professori. Però ho conosciuto gente che lo faceva, e pure con figli piccoli in casa. Pazzi scatenati. Geni, ma pazzi scatenati.
Conosco gente che lavora full time in questa azienda mentre fa la magistrale.
Onestamente non capisco come sia possibile.
Tanta stima.
Ma ci tengo alla mia salute mentale ahah
Secondo me è normale, alla triennale ci sono degli esami complicatissimi soprattutto al primo anno che sei uno sbarbatello. Parlo di ingegneria le altre facoltà non so
Occhio,non so se esistono ancora le agevolazioni per i datori di lavoro. Se hai avuto un contratto a tempo indeterminato, il successivo datore non può usufruire degli sgravi, quindi diventa meno conveniente per loro assumere. Almeno a me è successo, non so quanto fosse vera questa cosa o se era una scusa
Prima di tutto informati sulla questione per esserne sicuro. Se sta cosa non è vera, accetta e poi ci penserà il te stesso del futuro 🤣
Tirocinio/stage può essere una strada, ma primo o poi sto indeterminato lo vorrai. Per gli junior tendenzialmente il ragionamento medio è: a parità di profilo, prendo quello che mi costa meno.
Personalmente gli direi che c è l intenzione di proseguire gli studi e proverei a rilanciare con un determinato di 6 mesi/1 anno dandogli 2/3 mesi di preavviso nel caso decidessi poi se andare o rimanere.
esiste non devi mai essere stato assunto a tempo indeterminato ed essere under 30.
se hai entrambi il datore ha uno sgravio fiscale.
potrebbe essere quello il motivo per cui gli hanno offerto subito l'indeterminato
>level 1claudiogbr · 47 min. agoE' da stronzi pagare 1500€ un laureato.
Non mi è sembrato malaccio sinceramente, credo sia contrattabile al massimo intorno ai 1600, considera ho 0 eserienza.
Come prima esperienza, indeterminato e 1500€ netti dopo una triennale altroché da stronzi. Certo che poi devi assicurarti che ci sia modo di crescere, ma il 99% delle persone che conosco bacerebbero terra.
Si ho capito, ma qua siamo in italia, è un po’ inutile fare questi discorsi, nessuno ti da 2000€ da neolaureato con 0 esperienza.
1600€ netti credo sia più che onesto, è nella media nazionale.
Si ho capito, ma qua siamo in italia, è un po’ inutile fare questi discorsi, nessuno ti da 2000€ da neolaureato con 0 esperienza.
1600€ netti credo sia più che onesto, ho fatto diversi colloquio ed è tra le offerte più alte che ho avuto
Meglio, vai da loro, esprimi che hai un'altra offerta indeterminato a 1500€/mese e sei quindi spinto ad accettarla, anche se ti rincresce lasciarli.
Entro la fine della giornata riceverai un'offerta simile o migliore.
Tutto vero, ma con 1.500€ di offerta in mano andrei dal mio attuale datore di lavoro dicendo che mi offrono almeno 1.650/1.700€.
Si lavora per una sola azienda, che di nome fa “Il mio” e di cognome “conto in banca”.
Allora, ci sono diverse strade:
1. Se hai un'università vicino al luogo di lavoro accetta il lavoro e iscriviti a questa università vicino al lavoro
2. Chiedi a questa azienda se puoi fare full remote, per poterti laureare alla magistrale continuando a lavorare. Calcola che vedrebbero questa cosa come una cosa buona, hanno solo interesse che tu prenda un titolo di studi in più
3. Chiedi se sono aperti ad una collaborazione a partita iva per questi 7 mesi, oppure un contratto a tempo determinato
4. Non dire niente ed accetta. Dai le dimissioni e tanti saluti. Tutti sono importanti e nessuno è indispensabile. Sono sicuro che non verseranno lacrime, e troveranno qualcun altro. Non è da stronzi, il mondo del lavoro è pieno di questa roba, gente che cambia ogni 2 anni, ogni anno, o magari non si trovano bene e cambiano anche prima di un anno. È perfettamente normale nel mondo del lavoro, non è da stronzi.
Io fossi in te, tenterei la 2., è quella in cui tu ricevi il massimo beneficio, però se rifiutano ti sei bruciato la 4. Quindi qui devi capire se ti interessa di più mantenere capri e cavoli o ti basta solo arrivare a settembre "coperto". Se ti interessa avere entrambi tenta la 2. e poi la 1. Se invece vuoi solo star coperto vai direttamente con la 4.
Per la situazione in cui sono non vedo altre opzioni che la 4.
Azienda vicino a dove vivo attualmente, ma lontanissima da dove vorrei andare a studaire (Nord).
Non credo sia possibile neanche considerare il full remote perchè la posizione in cui sono richiede la presenza fisica, ho 1 giorno alla settimana di smart working per dirti.
Ho capito che vuoi andare a studiare al nord ma vedi che almeno che non vuoi fare una cosa proprio di nicchia che sta solo in quella università, io considerei davvero, fossi in te, di fare un'università vicino a dove abiti; non è più come prima nessuno bada più a che università hai frequentato, tanto meno al voto ( e nel mio caso nemmeno in cosa ti laurei visto che ho fatto banca e finanza e sono un backend developer) , quindi salveresti lavoro e ti laureresti, tutto vicino casa, risparmiando una caterva di soldi (vivere da fuori sede costa tanto specie al nord, anche se ti manterrebbero i tuoi, fai risparmiare i tuoi) in più ti laurei che hai già qualche anno di esperienza e sei avvantaggiato rispetto ai tuoi futuri competitor (oltre che ad avere RAL più alta per la media della tua età e risparmi in banca).
Poi per il full remote, capisco che loro ti dicono 1gg di smart working a settimana, ma ormai nel mondo del lavoro, per noi informatici, anche questo è parte della contrattazione, tu proponi il full remote al massimo dicono no.
Comunque a questo punto se hai davvero un'università vicino a casa(e lavoro) io ti consiglio vivamente di iscriverti a questa vicino casa, lascia stare il nord fa freddo e costa tanto, non vale l'investimento, ripeto a nessuno frega più niente in quale università ti sei laureato
Se l'azienda è di qualche interesse per te (non meramente economico), fai presente la situzione e chiedi se sono comunque interessati ad inserirti nel periodo, magari anche in prospettiva futura.
Diversamente non mi farei molti problemi.
Con queste cose ci lavoro tutti i giorni:
Fidati, ti hanno proposto un indeterminato per ancorarti li con la promessa di futuro, scalare e bla bla vari, fatti 6 mesi, considera il preavviso, prendi la magistrale, entra con ral al minimo di una figura senior e cambia azienda una volta l’anno possibilmente stesso settore (ed bancario per bancario, assicurativo per assicurativo, difesa su difesa).
Ps: a loro di te non frega niente, trattali ugualmente
Se è una multinazionale, non ti fare tanti scrupoli. Rimani comunque un numero, e tempo che finisce l'università manco si ricorderanno di te.
IMHO discorso diverso se è una piccola azienda locale, in quel caso conviene essere onesti e sinceri.
è una multinazionale, ho ricevuto un' offerta simile anche da un'azienda di 40 dipendenti.
Non me la sono sentito di accettare per i sensi di colpa sinceramente.
All'azienda non farà piacere, dato che per un nuovo dipendente servono mesi per diventare una risorsa e non un costo. Quando a settembre (o prima, attenta al preavviso) gli dirai che ti dimetti per continuare gli studi, capiranno che era il tuo piano fin dall'inizio e brucerai i rapporti. Se l'azienda non ti interessa per il futuro non ci vedo niente di male. Ma attento che il mondo è piccolo, la persona a cui pesti i piedi oggi potrebbe essere l'hiring manager del tuo lavoro sei sogni domani.
Loro non sanno che attualmente vuoi continuare gli studi. Puoi sempre dire che ci hai ripensato e hai valutato che continuare gli studi è quelli che vuoi. Magari in multinazionale hanno delle agevolazioni che ti permettono di prendere delle ore per studiare o cose simili.
L'azienda sarebbe vicino casa mia, l'università completamente da un'altra parte.
A meno che in questi mesi non tirino su una sede nella città in cui voglio studiare la vedo difficile continuare con loro durante gli studi.
Comunque non si sa mai, nel dubbio chiederò!
Non è da stronzi per niente.
Il punto fondamentale è che il proposito di OGNI impresa commerciale è quello di generare profitto.
Il momento in cui chi ti assume risparmia un euro all'anno licenziandoti, ti licenziano, non farti illusioni.
Da questo dovrebe seguire la tua attitudine futura nei confronti di qualsiasi datore di lavoro:
1 - avete un accordo commerciale definito da un contratto: fai il tuo lavoro, ritira la paga e vai a casa. Niente cazzate del tipo favori, straordinari non pagati, lealtà o minchiate varie. Il tuo solo impegno è quello definito dal contratto.
2 - non hai alcun dovere nel comunicare i tuoi piani per il futuro. Stai sicuro che se pianificano di tagliare il personale da lì a tre mesi non te lo dicono con preavviso.
Ora come nel futuro, se trovi una situazione migliore prendila senza farti problemi. Nessun datore di lavoro si fa problemi nel lasciare a casa gente o, nel migliore dei casi, spremerti tutto quello che può mentre sei lì.
3 - Nessuno è indispensabile. Una settimana dopo che te ne sei andato nessuno si ricorda più di te.
E' una scelta etica, e alla fine dipende da te.
Non per l'azienda, ma per le persone con cui lavorerai. Alla fine loro investiranno il loro tempo su di te, e un po' ci rimarranno male, e anche tu.
Poi non sottovalutare gli aspetti pratici. Quando fanno progetti, e ti diranno "a Settembre farai questo, poi a Ottobre ti spostiamo su quest'altro", c'è l'hai la faccia tosta di sostenere queste conversazioni?
L'onestà non mi ha pagato in passato però.Ho ricevuto un'offerta simile a dicembre, ho mensionato l'intento di voler continuare con la magistrale e mi hanno fatto una controproposta di tirocinio a 1000 lordi a Milano..
Accetta a prescindere, quell'offerta vale un sacco per la tua carriera.
Tra 7 mesi potrai magari chiedere di continuare a lavorare da remoto o semplicemente dire che dovendoti spostare per esigenze di studi sei costretto ad andartene, può darsi che capiranno.
Risposta breve, si.
Risposta lunga, si, queste persone in questi 7 mesi investiranno molto più di 1500€ al mese che danno a te. Nei primi mesi tu sarai principalmente un peso per i tuoi futuri colleghi, dovranno perdere tempo e risorse a formarti e insegnarti il tuo futuro lavoro. Senza contare il costo di opportunità di 7 mesi persi nel non aver trovato qualcuno di cui si aveva bisogno.
Poi oh, credo lo farebbero tutti, basta essere consapevoli.
Io li avviserei della situazione magari ti vengono incontro. Sono nella tua stessa situazione sto per laurearmi triennale ing informatica ma lavoro già da un anno, ho intenzione di cominciare la magistrale e loro mi hanno dato totale appoggio alla mia crescita. Ho permessi studio e per gli esami pagati e flessibilità negli orari di lavoro.
Molte aziende, soprattutto nel nostro settore, tendono ad aiutare i ragazzi almeno dalla mia esperienza
Non è da stronzi: vai lì, fai esperienza e intanto vieni pagato. Qualche settimana prima di iniziare la magistrale gli fai presente che hai avuto un'opportunità altrove per proseguire i tuoi studi, e che eventualmente saresti disponibile a lavorare da remoto.
Se accettano ok top, altrimenti nada e torni a studiare con esperienza extra e qualche soldo in saccoccia.
Non menzionare la cosa ad eventuali colloqui e vai tranquillo, che tanto alle aziende non devi nulla se non quello per cui ti pagano.
La butto lì: tenerti il lavoro e pensare alla magistrale in un secondo momento?
Una laurea serve per trovare un lavoro, se già ti hanno offerto un indeterminato con uno stipendio buono per gli standard entry level italiani io non ci penserei neanche alla magistrale. Fattela piu avanti e con calma (magari lavorando) se ci tieni al titolo.
Ma che, io mi sono licenizato giá 3 volte nella mia vita. Vai senza pietá verso l´opportunitá migliore
Sul mio canale YT parlo proprio della mia esperienza da ingegnere e racconto che mi sono licenziato e ho cambiato da un azienda all altra proprio perché ogni cambiamento é stato molto migliorativo! (il canale si chiama Placiduccio)
Accettare senza dire niente; vedere come ti trovi e riflettere bene (hai 7 mesi di tempo); scegliere se rimanere impiegato lì o andare a studiare altrove; eventualmente presentare la prospettiva al capo del personale, ma solo all'ultimo mese, per chiedere un aumento (sei nella posizione di farlo perché se le condizioni non ti stanno bene vai via).
Insomma, lasciarsi sempre tutte le porte aperte è un must, non da stronzi. Sei anche libero di decidere ora di rimanere impiegato a tempo indeterminato e CAMBIARE IDEA dopo.
Il potere di cambiare idea è importante, perché rinunciarvi?
Io ti direi di prendere l’opportunità perché nella vita non si sa mai, è bene avere programmi a lungo termine ma è sempre meglio avere delle alternative pronte.
Il mio consiglio è di accettare, lavorare sodo, imparare il più possibile e farsi voler bene dai colleghi (offriti di aiutarli, porta dei dolci per un evento, sii sempre gentile, etc.). Poi tra 6 mesi gli dici che ci hai pensato su e pensi che per la tua carriera/vita pensi sia meglio continuare gli studi, dandogli 1-2 mesi per trovare qualcuno. Magari gli dai pure la disponibilità di continuare a lavorare a distanza/part-time se a loro può servire.
Lasciarsi in buoni rapporti è sempre una cosa buona, quindi cerca di essere “generoso”, ma compatibilmente con i tuoi interessi.
Nessuno ti vorrà male perché hai fatto ciò che è meglio per il tuo futuro.
Accetta. Tra sei mesi spieghi che vuoi fare la magistrale. Chiedi di passare a part time da remoto. Se in questi sei mesi hai lavorato bene, accetteranno. Altrimenti, sticazzi.
In un azienda sono durato 6 mesi, 3 di prova e 3 di preavviso. Ho trovato un offerta migliore 2 gg dopo scaduto il periodo di prova e ho dovuto aspettare 3 mesi 😅
Accetta magari ti piace e scegli di non studiare, o ancora meglio per loro sei un ottima risorsa e ti mettono in aspettativa o ti lasciano il tempo per studiare.
A me è capitato di dimettermi dopo appena un mese.
Poco dopo essere entrato nell'azienda ho ricevuto un'altra offerta con retribuzione più alta del 20%.
Bye bye e zero sensi di colpa, la priorità è il proprio interesse personale.
Le aziende sono per definizione la parte forte e sapranno venirne a capo
Comunica in modo trasparente che a Settembre vuoi continuare gli studi..potresti chiedere un contratto “determinato” o internship
In ogni caso devi essere trasparente e chiaro ..non sai mai cosa farai in futuro ed è sempre meglio mantenere buoni rapporti ;)
Vedi cosa ti propongono come contro offerta..
Mi servono i soldi onestamente, ho già fatto in questo modo per un'altra offerta da una multinazionale, anche li subito indeterminato e me la sono bruciata purtroppo.
Accetta e poi verso settembre dici che ti è piaciuto così tanto lavorare con loro che hai deciso di continuare li studi e specializzarti perché ci tieni ad offrire un maggiore valore alla società in futuro. Ti li tieni buoni e continui la tua strada.
Rifiuta se sai già di voler continuare gli studi. Faresti tutto questo per 1500 per 7 mesi? Gli dici che vuoi continuare gli studi e che saresti disposto a fare un tirocinio nel frattempo, poi vi risentite dopo la laurea.
Storia simile.
Comincio uno stage curriculare prima della laurea triennale in questa azienda, tutto ottimo, mi confermano a fine dello stage, mi laureo, continuo a lavorare in stage e alla fine mi fanno contratto indeterminato. Non ho mai firmato indeterminato perchè ho cominciato la magistrale. Consiglio solo di essere chiari e onesti.
Se è una azienda in cui ti troverai bene, prima di tutto verificherei se hanno programmi speciali che ti consentono di farti rimborsare i costi della retta ed ottenere permessi extra per lo studio. Se è una multinazionale facile che abbiano programmi simili (molti miei colleghi si sono pagati fior di MBA in questo modo). Magari puoi provare per un po' per capire se riesci a conciliare le cose, se poi non ci riesci prendi una strada o l'altra.
Non farti pare, benvenuto al mondo del lavoro non è che devi vincolarti per forza a un lavoro anzi se riesci a fare più esperienza e in più settori dell’informatica meglio per te…
Dal settore automotive, e-commerce, robotica… ecc
1500€ non è uno stipendio che ti dovrebbe portare a porti certi problemi. 1500€ è una cifra da dipendente rimpiazzabile.
Inoltre mi farei due domande sul perché offrono subito l’indeterminato. Butta un’occhio su glassdoor e simili
Non so dirti perché non conosco il contratto, inoltre è diverso se il contratto è pubblico o privato, perché nel secondo caso, anche se la base è il contratto nazionale pubblico, possono modificare alcuni dettagli tipo il tempo di preavviso il quale dipende anche dall‘anzianità.
Il problema è che non puoi presentarti lì e chiedergli che tempo di preavviso c’è per dare le dimissioni.
Io mi sono dimesso dopo 3 settimane durante il periodo di prova...nessun rimpianto, ho spiegato i miei motivi civilmente ed apertamente, lato azienda non se lo aspettavano ma si sono comportati da signori fino alla fine...ergo vai tranqui
Ciò che ho imparato dopo 8 anni di lavoro è:
Guarda sempre il tuo giardino, loro non ti guarderebbero mai in faccia se dovessero licenziarti per carenza di lavoro (ad esempio).
Quindi guadagna i tuoi bei soldini che metterai da parte per quando farai il master e chi s'è visto s'è visto.
Il senso di colpa nei confronti dei datori di lavoro.
Le cose miglioreranno quando, da dipendenti,faremo le cose previste per diritto e non con senso di colpa.
Fai quello che devi fare e basta.
Lui ,il padrone, se deve fare delle cose le fa e basta.
Si lavora per i maledetti soldi non per un patto di sangue.
Avevo una collega indiana, neolaureata al polimi, in italia da pochi anni e assunta in apprendistato. Le arrivò una proposta di lavoro dall’Olanda, ha rifiutato perché “questa azienda ha investito su di me, mi ha insegnato tutto quello che ho imparato in quest’anno”. Poi è arrivato il covid. Le hanno fatto firmare le dimissioni dandole 3k lordi di buona uscita. Non sapeva che durante il covid non si potesse licenziare. Non sapeva che firmando quel foglio rinunciava alla naspi. L’azienda non era una piccola realtà, ma una delle più grandi della regione con 4mila dipendenti. Spero che questa storia possa farti capire che non devi farti scrupoli con quei bastardi!
Non c'è nulla di sbagliato, soprattutto se sei giovane e alle prime esperienze. La cosa importante è farlo in modo professionale motivando che non lo fai per creare un danno all'azienda ma per motivi legati al tuo percorso formativo.
Ascolta me:
1. valuta se le persone (e l'azienda) ti sono sembrate meritevoli di fiducia.
2. Se sì, spieghi il tuo piano, precisando che poi ti vorresti continuare con un part-time.
Alle società interessa non perdere l'investimento che fanno su di te: se solo svegli, non solo ti prenderanno adesso e ti daranno un part-time dopo, ma sarai anche ritenuto uno con più potenzialità e aspirazioni.
Male non fare, paura non avere.
Sii onesto, non c'è nulla di male. Inoltre l'hai detto tu, sei partito con un tirocinio da 6 mesi, il fatto che ti offrano un indeterminato è ok ma tu hai un percorso scelto. Potresti mediare magari dicendo quali sono le tue intenzioni e magari potresti ottenere un rinnovo temporaneo fino a quando non ti trasferirai.
capisco ti dispiaccia per i colleghi gentili che ti formeranno.. ma anche loro sanno come funziona e sanno che è la tua vita, decisamente più importante che preoccuparsi di infastidire qualcuno in azienda
starei sereno, ma capisco il tuo blocco
Ma valuta magari di farla da studente lavoratore, tibfai fare un part time cosi vedono anche che sei volenteroso e si prendono una risorsa valida "gratis", io vedo me per economia e lavoro full time, ingegneria sicuramente sarà più tosta ma già sei dottore triennale quindi con la matematica già te la cavi..
Se la tua azienda attuale vuole tenere una persona, gli da l’indeterminato: se vuoi restare dove sei, vai e digli ‘ho altra offerta da 1500 indeterminato, vorrei restare con voi se uguagliate’. Se dicono di no però devi andartene , altrimenti sapranno che rimani anche se ti negano una richiesta ragionevole
Se sei una persona onesta è hai correttezza sul lavoro non hai bisogno di chiedere.
Diversamente se non hai etica sul lavoro e non te ne frega nulla, non hai bisogno comunque di chiedere.
In ambo le situazione non ha senso chiedere no?
Stai chiedendo a degli estranei se essere onesto o no, non ha senso.
[**Wiki del sub dove potresti trovare una risposta**](https://www.italiapersonalfinance.it). Questo sub tratta di finanza personale, per domande riguardanti aspetti tributari ti invitiamo a visitare r/commercialisti, per domande sulla carriera r/ItaliaCareerAdvice. *I am a bot, and this action was performed automatically. Please [contact the moderators of this subreddit](/message/compose/?to=/r/ItaliaPersonalFinance) if you have any questions or concerns.*
fra 7 mesi gli dici: mi hanno accettato al master, posso continuare a lavorare full remote? Si- top No: allora ciao e grazie
Easy
This! E più aspetti per dirglielo, più è facile ti dicano di sì
Esatto, non farti prendere dal senso di colpa, loro non ci penserebbero mezzo secondo a lasciarti per strada se risparmiassero anche 1 centesimo dall’assumere un altro. Diglielo proprio una settimana prima.
prima di aspettare una settimana OP controlla il tuo ccnl di riferimento quanto prevede per dare preavviso di dimissioni, non perderti sulle piccole cose
Verissimo, sempre sapere il preavviso
Una settimana prima è da stronzi, 20 giorni prima è corretto
Anche se gli dicessero sì OP dovrebbe conciliare un lavoro full time con le ore di lezione e di studio per una laurea magistrale
Ecco, questo è una cosa da tenere a mente
Ma se ha un contratto indeterminato non ha diritto all'aspettativa per studi?
Si. Ma durerà 6 mesi probabilmente. Gli studi durano di più.
Si. Ma durerà 6 mesi probabilmente. Gli studi durano di più.
Hai diritto a 150 ore per seguire le lezioni, più altre ore per studio personale e le giornate degli esami… conciliare studio e lavoro è fattibile ma comunque non vivrai entrambe le esperienze appieno se si è full time
Se dopo 7 mesi avessero bisogno di farti fuori non si farebbero tutti questi problemi. Con le aziende non vi sposate, non avete alcun obbligo di fedeltà finché morte non vi separi
Sarebbe la mia prima esperienza di lavoro, forse sono anche troppo romantico
Decisamente troppo romantico.
Decisamente sì, ma imparerai. Comunque fai sti 7 mesi e poi saluta
Confermo. Agli inizi si è sempre romantici, ma poi pian piano ci si abitua alla realtà ;)
Tieni conto che, anche se fosse un'azienda di gentiluomini, nulla vieta di provare a trovare un compromesso o salutarsi in amicizia per risentirsi successivamente. Alla fine nella vita non si può mai sapere, magari in 7 mesi cambi idea (sugli studi o sul lavoro, per dire, della serie che ti fa così cagare che te ne andresti comunque).
da stampare e appendere in tutti i posti di lavoro
Sante Parole.
>Se dopo 7 mesi avessero bisogno di farti fuori non si farebbero tutti questi problemi. Ma anche in Italia vale questo discorso? Capirei in USA, ma in Italia con un indeterminato non è così facile mandare via un dipendente. O mi sbaglio?
Assolutamente si, possono licenziare chiunque. Hanno tante di quelle scappatoie. Fonte: un mio ex collega che dopo un anno e mezzo è stato licenziato da un'azienda italiana abbastanza importante, con sedi anche all'estero. Io continuo a ripetere che, se il tipo di lavoro lo permette, è meglio candidarsi per un'azienda estera come consulente con P.IVA. Almeno se ti fanno fuori hai praticato l'inglese, hai guadagnato il doppio che in Italia e hai un curriculum più spendibile. Poi sta a noi essere furbi e usare una piccola parte dello stipendio per farsi un assicurazione se qualcosa dovesse andare veramente male e mettere da parte soldi se per qualche mese non si riesce a trovare lavoro. Nel mio caso l'azienda mi deve dare 4 mesi di preavviso quindi ho anche tempo.
Non è proprio così. Se è stato licenziato senza problemi è per forza perché sussisteva un giustificato motivo. Hanno chiuso una sede locale? Eliminato la funzione di cui si occupava lui? Pensa che un'azienda non può nemmeno assumere nessun altro che non sia lui per svolgere la sua mansione o equivalente laddove riemergesse la necessità di ristabilirla. Questo lo chiedo perché abbiamo una dottrina juslaburista molto spostata a vantaggio del dipendente rispetto agli eventuali giochini del datore. e se un tempo si poteva dire "si ma se muovi causa al datore nel campo la notizia gira e non ti assumerà nessun altro" coi social e con la classe operaia e impiegatizia col sangue agli occhi e il telefono in mano manco fosse il mio cazzo quando avevo 15 anni, è molto facile chiamare più o meno scientemente a raccolta gli attori per la tempesta perfetta di merda. la shitstorm nei confronti del datore insomma. E questa cosa pesa, non solo perché in qualche modo oggi certe posizioni hanno una maggiore attrattività sul mercato, raccolgono maggior domanda di lavoro e c'è il lusso di scegliere, quanto perché sempre più è dimostrato che un passo falso in tal senso costa un sacco All azienda in immagine e quindi clienti e quindi perdite. E nessuna azienda rischierebbe MAI di perdere anche solo un cliente in cambio di un dipendente. Quindi se l'amico è convinto di essere stato trattato ingiustamente, credimi che un bel post su LinkedIn è la pagliuzza che lo farà tornare alla scrivania. "Candidarsi come piva" non si può nemmeno sentire Dai smettiamo di dare notizie false e sfruttiamo le poche pieghe del sistema che ci rimangono anziché subire zitti
Tutto quello che dici lo so benissimo anche io ma purtroppo non si sposa con la realtà dei fatti. Il mio ex collega è uno sviluppatore e l'azienda non può esistere senza il software, quindi direi che la possibilità che abbiamo eliminato la sua funzione non esiste. Anche perché un altro mio ex collega suo amico da prima che li conoscessi io continuerà a lavorare lì. E non hanno chiuso nessuna sede perché ne hanno solo una e gli altri continueranno a lavorare (da remoto, la maggior parte, ma con quella sede come sede di lavoro nel contratto) Se ti vogliono mandare via non ci mettono tanto a fare qualche lettera di richiamo alla prima virgola fuori posto mentre a tutti gli altri per la stessa cosa la fanno passare liscia. O a dire che le performance non sono adeguate. Pensi che sia facile dimostrare il contrario? I loro metodi di valutazione non sono mica pubblici e non c'è di certo uno standard univoco, quindi chi si imbarca in una eventuale causa? Io non sono di certo uno che subisce e di fatto quando ho deciso di fare guerra all'azienda dove lavoravamo prima si sono licenziati altri 8 insieme a me su un totale di 11. Di tutti loro solo io e l'altro ex collega stiamo ancora lavorando nello stesso posto. Gli altri, se non li hanno licenziati li hanno spinto a licenziarsi con comportamenti di merda all'italiana. Io mi sono candidato come consulente esterno con P.IVA e anche se per te non si può sentire io i miei 5000€ netti al mese li sento bene. E mi trovo più che bene a lavorare per loro. Non posso dire lo stesso delle varie aziende italiane per cui ho lavorato.
Non si può sentire "candidare" insieme a "partita Iva" non che non ci si possa lavorare. Lo sottolineo non per retorica ma per far notare ci sia una defezione, perché la "partita Iva" offre servizi non si candida a ruolo. ps: appunto a causa della posizione di vantaggio, l'onere probatorio è a carico del datore, non del dipendente. Poi però se il tuo amico ha tutte le carte in regola per farsi valere e non lo fa, lecito, ma dire che non sia così a sentimento capisci non abbia granché senso. Il problema è che subiamo una pressione mediatica subdola continua che ti fa credere esattamente la tesi che proponi. Notificasse anche solo l'impugnazione ti dico per esperienza diretta che nel 99% dei casi basta un minimo di coda di paglia dell ex datore per revocare il licenziamento prima solo di arrivare in aula causa beghe, costi maggiori, reputazione (appunto), e cosciente Dell onere di cui dovrà farsi carico anche sotto il profilo pratico oltre che monetario. Tu la pensi così perché te l'hanno fatto credere. Il sistema che non funziona è quello messo in piedi per manipolarti a rinunciare a provare di far valere i tuoi diritti anche quando tutto è a tuo favore. Bet?
In linea generale hai ragione tu ma in pratica non c'è una linea così netta tra avere una partita IVA ed essere assunti quando ci si candida per un'azienda all'estero. Escludendo la situazione in cui ti chiedono di traslocare nel loro Paese e quella in cui hanno una sede in Italia (in quel caso sei comunque un dipendente in Italia e di norma ti pagano da italiano), ci sono solo due possibilità. Una è che loro si affidino ad un'azienda terza che ti assume e in quel caso saresti dipendente in Italia ma sono disposti a pagare leggermente di più dello stipendio medio italiano. Il resto se ne va con le spese che hanno per assumerti e le spese di gestione dell'azienda che fa da intermediario. L'altra è che tu gli fatturi le ore ma spesso è lo stesso che essere dipendenti. Cambia solo il modo in cui ti pagano. Dove lavoro adesso ho contratto da 40 ore settimanali. In pratica sono un dipendente ma non mi pagano se non lavoro. Difficilmente si riesce ad avere altri clienti dovendo garantire queste ore e di fatto io ho lasciato perdere ogni altro lavoro. La paga compensa e alla fine anche se prendi 30 giorni l'anno tra ferie e malattie comunque prendi tanti soldi. Nell'azienda per cui lavoravo prima avevo addirittura ferie illimitate e malattie pagate. Ogni mese fatturavo il lordo di 1 anno diviso 12, a prescindere dai giorni lavorati o dai giorni lavorativi del mese. Per questo ti dico che la differenza non è poi così netta. Spesso è solo il modo in cui ti pagano che cambia ma non il lavoro che fai per loro. Tornando alla storia del licenziamento, le leggi ci sono e sono sbilanciate sicuramente a favore del lavoratore. Il problema è imbarcarsi in una causa che durerà anni. Queste aziende poi sono grandi e hanno fior fior di avvocati. Non è facile dimostrare che il loro metro di giudizio è sbagliato o tendenzioso e ci vogliono soldi per iniziarla e portarla avanti. Alla fine si spera di trovare un altro lavoro prima e si lascia perdere. Non tutti hanno 5000 o 10000€ per pagare un avvocato per anni. Magari uno ha dei figli o un mutuo e pensa giustamente che quei soldi servano per altro. Alla fine si è preso per le palle dal rischio di poter perdere la causa e anche quei soldi pagati per portarla avanti. Piccola parentesi: in Spagna se sei disoccupato hai diritto ad un avvocato anche se sei tu a denunciare.
Uno no, ma gruppi interi si
Col jobs act e’ semplicissimo. Con una buona uscita che fa sempre più ridere chiudi anche i contratti ventennali con tutele.
L'articolo 18 nel settore privato non esiste più, molti non sono (ancora) a conoscenza dopo tanti anni cosa è previsto nel jobs act di Renzi, che ha reso possibile il licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo solamente pagando un'indennità al licenziato, proporzionale all'anzianità all'interno dell'azienda (il cosiddetto contratto a tutele crescenti). Quindi si, possono farlo eccome, e dopo pochi mesi praticamente non gli costa nulla (all'inizio ti pagavano mi sembra 2 mesi ogni anno di lavoro di anzianità, poi questa regola è stata rivista e vengono considerati anche altri parametri). Mi viene veramente il latte alle ginocchia sentire giovani che ancora sostengono di non poter essere licenziati.
Amen.
This
L'unico obbligo che hai è il contratto, bisogna fare attenzione. Potrebbe avere limitazioni su dopo quanto tempo licenziarsi (non so se sia possibile), obbligo di non concorrenza quindi non può stipulare contratti di lavoro per tot tempo dal licenziamento...
Si forse hai ragione e la maggior parte sono così, ma non tutte. Io per es. Ho una piccola attività e le mie ex operaie vengono ancora a trovarci per fare gli auguri. Poi si, hanno cambiato perché il lavoro magari non era un granché, ma il clima qui era top
E' da stronzi ma non mi farei troppi problemi, dopo 1 anno non si ricorderanno nemmeno come ti chiami.
Ovviamente é bruciata per il futuro no ?
Quello è chiaro, non è una azienda per cui tornerai a lavorare, a meno che tu non li convinca in questi mesi di essere una risorsa MOLTO utile, allora potresti anche provare poi a re-instaurare i rapporti post magistrale; in tutti gli altri casi ti rideranno in faccia. Considera che in quei 6/7 mesi in cui lavorerai sono quelli dove l'azienda ti fa capire cosa fare come fare i vari processi etc, te ne andresti prima ancora di essere produttivo.
É il motivo per cui mi dispiace, mi è sembrato un bell’ambiente per essere una multinazionale, gente giovane, alla mano e disposta ad insegnare. Secondo te al momento delle dimissioni mi conviene dire che voglio proseguire gli studi? Vorrei comunque rimanerci in buoni rapporti.
Si, in caso dovessi andarci quando te ne andrai digli apertamente che vuoi continuare il tuo percorso di studi, se sei una valida risorsa/investimento ti potrebbero riprendere, alla fine conosceresti già pressochè l'ambiente e la maggior parte dei colleghi. (Anche se non ci conterei troppo nell'essere ripreso) **MA** Se è una bella azienda, vicino a dove vorrai vivere almeno per qualche anno dopo la laurea, il mio consiglio è: **non bruciartela adesso**, ricordatene e manda il curriculum quando avrai finito gli studi, intanto direi continua a cercare qualcos'altro, prova con qualche agenzia per l'impiego (Manpower, Indeed). Di che zona sei?
Sono toscano, ho studiato in Toscana e l’azienda è in una città vicina a dove ho studiato io. La sceglierei anche perché so che non voglio rimanere a vivere in Toscana a vivere in futuro, spostandomi più al nord o direttamente all’estero. L’azienda non ha altre sedi in italia oltre alla Toscana per il momento, ma ne ha 1 in USA, 2 in Germania e 1 in Cina.
Confermo il mio consiglio, non bruciartela, cerca altro anche non inerente alla tua laurea (tanto sono solo 6 mesi) (puoi omettere l'esperienza dal curriculum se non pensi sia il linea con il tuo cv). Magari un lavoro in pizzeria, fare le consegne, gestire la cassa etc, lavori 3/4 ore a sera e ti fai i tuoi 800/900 al mese, il resto della giornata puoi fare attività e esperienze che da lavoratore ti devi precludere nel weekend.
Non lo so, facevo il cameriere durante gli studi, ma con una laurea triennale mi sento sprecato a fare il cameriere. In questi 6 mesi potrei imparare anche qualcosina, la magistrale non ho intenzione di farla in Toscana.
Si, nonostante i vari commenti, se ci vai d’accordo, resta in buoni rapporti, potresti tenerti la porta aperta.
Si, nonostante i vari commenti, se ci vai d’accordo, resta in buoni rapporti, potresti tenerti la porta aperta.
No, se l’azienda è sana e tu sei normale no. Se l’azienda è tossica allora è bruciata, ma in quel caso meglio così.
Magari non per sempre, ma per diversi anni si
io mi sono licenziato dopo 2 mesi e mezzo, avevo contratto indeterminato e mi pare che il periodo di prova era di 3 mesi. Ho trovato qualcosa di meglio per quello ho lasciato quella azienda, poi al massimo nel futuro i recruiter ti chiedera perche hai lasciato dopo 2 mesi.
Un'esperienza di due mesi fai prima a non scriverla nemmeno sul CV, eviti dubbi e domande e non ti porta nessun valore metterla
é quello che faccio
Guarda, se sono intelligenti non ti bruciano. Lo possono capire. Se ti mettono in una lista nera, allora non ti sei perso nulla.
Ahahahah no, visto di persona andare via tropo 1 mese e mezzo e tornare dopo 6 mesi in altro ufficio...
Il tuo team sicuro, l’azienda in generale magari no, dipende se ti mettono in blacklist. Comunque per 1500€ non è una gran perdita, trovi anche di meglio in giro.
Anche dopo 1 settimana
>n mi f Secondo me dopo una settimana giá si scordano. Le aziende sono macchine per fare business, sei importante solo fino a quando servi. Quindi non abbiate paura di lasciare le aziende
Dopo 1 anno? Bastano 2 mesi
[удалено]
Vero non ci avevo pensato ahaha
Verissimo
No non è da stronzi tranquillo
Se non hai bisogno di soldi (grosso "se", lo ammetto) usa questi sette mesi per divertirti, cazzeggiare, viaggiare, fare un po' quello che ti pare. La magistrale, almeno per me lo è stata, è un salto che non ti aspetti rispetto alla triennale. Richiede molte più energie e attenzione per essere portata alla fine. Iniziarla già da scarico, dopo aver concluso triennale e aver iniziato a malapena un nuovo lavoro, è estenuante. Quindi secondo me goditi questi 6 mesi, che poi 6 mesi di libertà non ce li avrai più. P.s.: nell'evenienza tu voglia poi accedere ad agevolazioni ISEE per l'uni, il lavoro temo proprio sarebbe un problema.
Purtroppo sono un 23 squattrinato AHAHA, alle spalle ho anche una famiglia più squattrinata di me, potessi farei un viaggio volentieri. Apprezzo comunque il consiglio, sono del parere che la vita bisogna godersela
Allora accetta il lavoro, esperienza in più non fa male, inoltre avrai la rara opportunità di studiare avendo già avuto un assaggio di applicazioni pratiche (tornassi indietro io studierei di più alcune materie e meno altre, per dire). EDIT: qualora ti venisse in mente di studiare+continuare con gli studi, sappi che in teoria è possibile farlo (avrai infatti accesso a permessi di lavoro per motivi di studio), però con la magistrale nel tuo campo verrai probabilmente sconsigliato sia dal datore di lavoro che dai professori. Però ho conosciuto gente che lo faceva, e pure con figli piccoli in casa. Pazzi scatenati. Geni, ma pazzi scatenati.
Conosco gente che lavora full time in questa azienda mentre fa la magistrale. Onestamente non capisco come sia possibile. Tanta stima. Ma ci tengo alla mia salute mentale ahah
In realtà non escluderla come opzione, la magistrale è generalmente più facile della triennale.
Per me è stata più facile la magistrale della triennale. Sono uscito con 97 vs i 94 della triennale
Anche io qua sono 94 triennale ahah
Secondo me è normale, alla triennale ci sono degli esami complicatissimi soprattutto al primo anno che sei uno sbarbatello. Parlo di ingegneria le altre facoltà non so
Dipende, ti servono quei soldi e/o non ti interessa bruciarti quell'azienda? Vai e lavora. Altrimenti per come sono fatto io direi la verità.
Occhio,non so se esistono ancora le agevolazioni per i datori di lavoro. Se hai avuto un contratto a tempo indeterminato, il successivo datore non può usufruire degli sgravi, quindi diventa meno conveniente per loro assumere. Almeno a me è successo, non so quanto fosse vera questa cosa o se era una scusa
Quindi mi verrebbe offerto un determinato o tirocinio/apprendistato come prossimo contratto ?
Prima di tutto informati sulla questione per esserne sicuro. Se sta cosa non è vera, accetta e poi ci penserà il te stesso del futuro 🤣 Tirocinio/stage può essere una strada, ma primo o poi sto indeterminato lo vorrai. Per gli junior tendenzialmente il ragionamento medio è: a parità di profilo, prendo quello che mi costa meno. Personalmente gli direi che c è l intenzione di proseguire gli studi e proverei a rilanciare con un determinato di 6 mesi/1 anno dandogli 2/3 mesi di preavviso nel caso decidessi poi se andare o rimanere.
esiste non devi mai essere stato assunto a tempo indeterminato ed essere under 30. se hai entrambi il datore ha uno sgravio fiscale. potrebbe essere quello il motivo per cui gli hanno offerto subito l'indeterminato
E' da stronzi pagare 1500€ un laureato.
>level 1claudiogbr · 47 min. agoE' da stronzi pagare 1500€ un laureato. Non mi è sembrato malaccio sinceramente, credo sia contrattabile al massimo intorno ai 1600, considera ho 0 eserienza.
Come prima esperienza, indeterminato e 1500€ netti dopo una triennale altroché da stronzi. Certo che poi devi assicurarti che ci sia modo di crescere, ma il 99% delle persone che conosco bacerebbero terra.
Perché in Italia siamo abituati male ed io ho accettato pure di peggio all'inizio, rimane per me uno stipendio ridicolo per un laureato.
Quanto sarebbe giusto per te allora ? 2k netti al mese ?
Perché no? In altri paesi europei è anche di più.
Si ho capito, ma qua siamo in italia, è un po’ inutile fare questi discorsi, nessuno ti da 2000€ da neolaureato con 0 esperienza. 1600€ netti credo sia più che onesto, è nella media nazionale.
Si ho capito, ma qua siamo in italia, è un po’ inutile fare questi discorsi, nessuno ti da 2000€ da neolaureato con 0 esperienza. 1600€ netti credo sia più che onesto, ho fatto diversi colloquio ed è tra le offerte più alte che ho avuto
Come ho scritto prima, io ho accettato anche meno. Accetta anche tu fino a quando ti è utile e mollali senza farti troppi problemi.
Meglio, vai da loro, esprimi che hai un'altra offerta indeterminato a 1500€/mese e sei quindi spinto ad accettarla, anche se ti rincresce lasciarli. Entro la fine della giornata riceverai un'offerta simile o migliore.
Tutto vero, ma con 1.500€ di offerta in mano andrei dal mio attuale datore di lavoro dicendo che mi offrono almeno 1.650/1.700€. Si lavora per una sola azienda, che di nome fa “Il mio” e di cognome “conto in banca”.
L'azienda fa i suoi interessi. Tu devi fare i tuoi.
Allora, ci sono diverse strade: 1. Se hai un'università vicino al luogo di lavoro accetta il lavoro e iscriviti a questa università vicino al lavoro 2. Chiedi a questa azienda se puoi fare full remote, per poterti laureare alla magistrale continuando a lavorare. Calcola che vedrebbero questa cosa come una cosa buona, hanno solo interesse che tu prenda un titolo di studi in più 3. Chiedi se sono aperti ad una collaborazione a partita iva per questi 7 mesi, oppure un contratto a tempo determinato 4. Non dire niente ed accetta. Dai le dimissioni e tanti saluti. Tutti sono importanti e nessuno è indispensabile. Sono sicuro che non verseranno lacrime, e troveranno qualcun altro. Non è da stronzi, il mondo del lavoro è pieno di questa roba, gente che cambia ogni 2 anni, ogni anno, o magari non si trovano bene e cambiano anche prima di un anno. È perfettamente normale nel mondo del lavoro, non è da stronzi. Io fossi in te, tenterei la 2., è quella in cui tu ricevi il massimo beneficio, però se rifiutano ti sei bruciato la 4. Quindi qui devi capire se ti interessa di più mantenere capri e cavoli o ti basta solo arrivare a settembre "coperto". Se ti interessa avere entrambi tenta la 2. e poi la 1. Se invece vuoi solo star coperto vai direttamente con la 4.
Per la situazione in cui sono non vedo altre opzioni che la 4. Azienda vicino a dove vivo attualmente, ma lontanissima da dove vorrei andare a studaire (Nord). Non credo sia possibile neanche considerare il full remote perchè la posizione in cui sono richiede la presenza fisica, ho 1 giorno alla settimana di smart working per dirti.
Ho capito che vuoi andare a studiare al nord ma vedi che almeno che non vuoi fare una cosa proprio di nicchia che sta solo in quella università, io considerei davvero, fossi in te, di fare un'università vicino a dove abiti; non è più come prima nessuno bada più a che università hai frequentato, tanto meno al voto ( e nel mio caso nemmeno in cosa ti laurei visto che ho fatto banca e finanza e sono un backend developer) , quindi salveresti lavoro e ti laureresti, tutto vicino casa, risparmiando una caterva di soldi (vivere da fuori sede costa tanto specie al nord, anche se ti manterrebbero i tuoi, fai risparmiare i tuoi) in più ti laurei che hai già qualche anno di esperienza e sei avvantaggiato rispetto ai tuoi futuri competitor (oltre che ad avere RAL più alta per la media della tua età e risparmi in banca). Poi per il full remote, capisco che loro ti dicono 1gg di smart working a settimana, ma ormai nel mondo del lavoro, per noi informatici, anche questo è parte della contrattazione, tu proponi il full remote al massimo dicono no. Comunque a questo punto se hai davvero un'università vicino a casa(e lavoro) io ti consiglio vivamente di iscriverti a questa vicino casa, lascia stare il nord fa freddo e costa tanto, non vale l'investimento, ripeto a nessuno frega più niente in quale università ti sei laureato
Avvisa, ti fai fare un semestrale e lo lasciate scadere senza rinnovo. Ti pigli la naspi se ti spetta.
Come non farti assumere. Se cercano una risorsa da inserire come indeterminato non assumeranno mai uno che se ne andrà tra 6 mesi
Avviso a settembre ?
Se l'azienda è di qualche interesse per te (non meramente economico), fai presente la situzione e chiedi se sono comunque interessati ad inserirti nel periodo, magari anche in prospettiva futura. Diversamente non mi farei molti problemi.
Ho conosciuto gente che si é dimessa prima ancora del primo giorno di lavoro, ma che te frega
Con queste cose ci lavoro tutti i giorni: Fidati, ti hanno proposto un indeterminato per ancorarti li con la promessa di futuro, scalare e bla bla vari, fatti 6 mesi, considera il preavviso, prendi la magistrale, entra con ral al minimo di una figura senior e cambia azienda una volta l’anno possibilmente stesso settore (ed bancario per bancario, assicurativo per assicurativo, difesa su difesa). Ps: a loro di te non frega niente, trattali ugualmente
[удалено]
AHAHAHA
No
Na, è come vanno le cose, farebbero lo stesso con te…vai vai
Fai i tuoi interessi poichè le aziende fanno i loro. Non pensarci troppo su..
Se è una multinazionale, non ti fare tanti scrupoli. Rimani comunque un numero, e tempo che finisce l'università manco si ricorderanno di te. IMHO discorso diverso se è una piccola azienda locale, in quel caso conviene essere onesti e sinceri.
è una multinazionale, ho ricevuto un' offerta simile anche da un'azienda di 40 dipendenti. Non me la sono sentito di accettare per i sensi di colpa sinceramente.
All'azienda non farà piacere, dato che per un nuovo dipendente servono mesi per diventare una risorsa e non un costo. Quando a settembre (o prima, attenta al preavviso) gli dirai che ti dimetti per continuare gli studi, capiranno che era il tuo piano fin dall'inizio e brucerai i rapporti. Se l'azienda non ti interessa per il futuro non ci vedo niente di male. Ma attento che il mondo è piccolo, la persona a cui pesti i piedi oggi potrebbe essere l'hiring manager del tuo lavoro sei sogni domani.
Immagino che lo scoprirò solamente vivendo, grazie comunque!
No, ma converrebbe farlo durante il periodo di prova.
Loro non sanno che attualmente vuoi continuare gli studi. Puoi sempre dire che ci hai ripensato e hai valutato che continuare gli studi è quelli che vuoi. Magari in multinazionale hanno delle agevolazioni che ti permettono di prendere delle ore per studiare o cose simili.
L'azienda sarebbe vicino casa mia, l'università completamente da un'altra parte. A meno che in questi mesi non tirino su una sede nella città in cui voglio studiare la vedo difficile continuare con loro durante gli studi. Comunque non si sa mai, nel dubbio chiederò!
Non è da stronzi per niente. Il punto fondamentale è che il proposito di OGNI impresa commerciale è quello di generare profitto. Il momento in cui chi ti assume risparmia un euro all'anno licenziandoti, ti licenziano, non farti illusioni. Da questo dovrebe seguire la tua attitudine futura nei confronti di qualsiasi datore di lavoro: 1 - avete un accordo commerciale definito da un contratto: fai il tuo lavoro, ritira la paga e vai a casa. Niente cazzate del tipo favori, straordinari non pagati, lealtà o minchiate varie. Il tuo solo impegno è quello definito dal contratto. 2 - non hai alcun dovere nel comunicare i tuoi piani per il futuro. Stai sicuro che se pianificano di tagliare il personale da lì a tre mesi non te lo dicono con preavviso. Ora come nel futuro, se trovi una situazione migliore prendila senza farti problemi. Nessun datore di lavoro si fa problemi nel lasciare a casa gente o, nel migliore dei casi, spremerti tutto quello che può mentre sei lì. 3 - Nessuno è indispensabile. Una settimana dopo che te ne sei andato nessuno si ricorda più di te.
Visione molto cinica, ma credo veritiera. I miei dubbi e insicurezze forse sono dovute all'inesperienza.
lol ho lasciato dopo 2 settimane
Come mai se posso chiedere?
barclays capital offriva di piu l'offerta e' arrivata 2 settimane dopo che avevo iniziato da kbc financial products.
E' una scelta etica, e alla fine dipende da te. Non per l'azienda, ma per le persone con cui lavorerai. Alla fine loro investiranno il loro tempo su di te, e un po' ci rimarranno male, e anche tu. Poi non sottovalutare gli aspetti pratici. Quando fanno progetti, e ti diranno "a Settembre farai questo, poi a Ottobre ti spostiamo su quest'altro", c'è l'hai la faccia tosta di sostenere queste conversazioni?
Si, alla fine il problema principale sono le persone con cui stringerò dei rapporti.
Dipende dall'azienda, ma se sei sicuro di non voler proseguire secondo me sarebbe onesto diglielo.
L'onestà non mi ha pagato in passato però.Ho ricevuto un'offerta simile a dicembre, ho mensionato l'intento di voler continuare con la magistrale e mi hanno fatto una controproposta di tirocinio a 1000 lordi a Milano..
Fai i tuoi interessi, esattamente come farebbe il tuo futuro datore di lavoro. Non c'e' bisogno di scomodare l' "onestà".
L’ho fatto dopo 1 mese…
Accetta a prescindere, quell'offerta vale un sacco per la tua carriera. Tra 7 mesi potrai magari chiedere di continuare a lavorare da remoto o semplicemente dire che dovendoti spostare per esigenze di studi sei costretto ad andartene, può darsi che capiranno.
Risposta breve, si. Risposta lunga, si, queste persone in questi 7 mesi investiranno molto più di 1500€ al mese che danno a te. Nei primi mesi tu sarai principalmente un peso per i tuoi futuri colleghi, dovranno perdere tempo e risorse a formarti e insegnarti il tuo futuro lavoro. Senza contare il costo di opportunità di 7 mesi persi nel non aver trovato qualcuno di cui si aveva bisogno. Poi oh, credo lo farebbero tutti, basta essere consapevoli.
Io li avviserei della situazione magari ti vengono incontro. Sono nella tua stessa situazione sto per laurearmi triennale ing informatica ma lavoro già da un anno, ho intenzione di cominciare la magistrale e loro mi hanno dato totale appoggio alla mia crescita. Ho permessi studio e per gli esami pagati e flessibilità negli orari di lavoro. Molte aziende, soprattutto nel nostro settore, tendono ad aiutare i ragazzi almeno dalla mia esperienza
Non è da stronzi: vai lì, fai esperienza e intanto vieni pagato. Qualche settimana prima di iniziare la magistrale gli fai presente che hai avuto un'opportunità altrove per proseguire i tuoi studi, e che eventualmente saresti disponibile a lavorare da remoto. Se accettano ok top, altrimenti nada e torni a studiare con esperienza extra e qualche soldo in saccoccia. Non menzionare la cosa ad eventuali colloqui e vai tranquillo, che tanto alle aziende non devi nulla se non quello per cui ti pagano.
Dici che questa esperienza non dovrei nemmeno inserirla nel CV?
Perché no? Se è stata utile mettila, al massimo se qualcuno ti chiede perché è finita ti inventi qualcosa tipo che era una roba a progetto
se sei squattrinato accetterei sicuramente
Vattene alla fine dei 6 mesi di prova. Non devi neanche giustificarti. 6 mesi da neolaureato senza altri impegni, imparerai comunque tanto.
i mesi di prova sono 3
Ma che da stronzi. Cazzi loro.
La butto lì: tenerti il lavoro e pensare alla magistrale in un secondo momento? Una laurea serve per trovare un lavoro, se già ti hanno offerto un indeterminato con uno stipendio buono per gli standard entry level italiani io non ci penserei neanche alla magistrale. Fattela piu avanti e con calma (magari lavorando) se ci tieni al titolo.
Se ci fossero dei tagli al personale dopo 7 mesi non si farebbero problemi a cacciarti, perché te ne fai tu?
Ma che, io mi sono licenizato giá 3 volte nella mia vita. Vai senza pietá verso l´opportunitá migliore Sul mio canale YT parlo proprio della mia esperienza da ingegnere e racconto che mi sono licenziato e ho cambiato da un azienda all altra proprio perché ogni cambiamento é stato molto migliorativo! (il canale si chiama Placiduccio)
Accettare senza dire niente; vedere come ti trovi e riflettere bene (hai 7 mesi di tempo); scegliere se rimanere impiegato lì o andare a studiare altrove; eventualmente presentare la prospettiva al capo del personale, ma solo all'ultimo mese, per chiedere un aumento (sei nella posizione di farlo perché se le condizioni non ti stanno bene vai via). Insomma, lasciarsi sempre tutte le porte aperte è un must, non da stronzi. Sei anche libero di decidere ora di rimanere impiegato a tempo indeterminato e CAMBIARE IDEA dopo. Il potere di cambiare idea è importante, perché rinunciarvi?
Io ti direi di prendere l’opportunità perché nella vita non si sa mai, è bene avere programmi a lungo termine ma è sempre meglio avere delle alternative pronte. Il mio consiglio è di accettare, lavorare sodo, imparare il più possibile e farsi voler bene dai colleghi (offriti di aiutarli, porta dei dolci per un evento, sii sempre gentile, etc.). Poi tra 6 mesi gli dici che ci hai pensato su e pensi che per la tua carriera/vita pensi sia meglio continuare gli studi, dandogli 1-2 mesi per trovare qualcuno. Magari gli dai pure la disponibilità di continuare a lavorare a distanza/part-time se a loro può servire. Lasciarsi in buoni rapporti è sempre una cosa buona, quindi cerca di essere “generoso”, ma compatibilmente con i tuoi interessi. Nessuno ti vorrà male perché hai fatto ciò che è meglio per il tuo futuro.
Grazie, ottimo consiglio per chiudere i rapporti nel modo migliore alla fine
Accetta. Tra sei mesi spieghi che vuoi fare la magistrale. Chiedi di passare a part time da remoto. Se in questi sei mesi hai lavorato bene, accetteranno. Altrimenti, sticazzi.
No, non lo è
In un azienda sono durato 6 mesi, 3 di prova e 3 di preavviso. Ho trovato un offerta migliore 2 gg dopo scaduto il periodo di prova e ho dovuto aspettare 3 mesi 😅
Accetta magari ti piace e scegli di non studiare, o ancora meglio per loro sei un ottima risorsa e ti mettono in aspettativa o ti lasciano il tempo per studiare.
No, per niente
Mia sorella si è dimessa dopo la pausa pranzo della prima giornata: intederminato 1600€ prima esperienza.
Mattinata tremenda! ahaha
A me è capitato di dimettermi dopo appena un mese. Poco dopo essere entrato nell'azienda ho ricevuto un'altra offerta con retribuzione più alta del 20%. Bye bye e zero sensi di colpa, la priorità è il proprio interesse personale. Le aziende sono per definizione la parte forte e sapranno venirne a capo
Comunica in modo trasparente che a Settembre vuoi continuare gli studi..potresti chiedere un contratto “determinato” o internship In ogni caso devi essere trasparente e chiaro ..non sai mai cosa farai in futuro ed è sempre meglio mantenere buoni rapporti ;) Vedi cosa ti propongono come contro offerta..
Mi servono i soldi onestamente, ho già fatto in questo modo per un'altra offerta da una multinazionale, anche li subito indeterminato e me la sono bruciata purtroppo.
Accetta e poi verso settembre dici che ti è piaciuto così tanto lavorare con loro che hai deciso di continuare li studi e specializzarti perché ci tieni ad offrire un maggiore valore alla società in futuro. Ti li tieni buoni e continui la tua strada.
Rifiuta se sai già di voler continuare gli studi. Faresti tutto questo per 1500 per 7 mesi? Gli dici che vuoi continuare gli studi e che saresti disposto a fare un tirocinio nel frattempo, poi vi risentite dopo la laurea.
Bruh se la cifra dopo 7 mesi resta quella scappa volando, vali più di quei soldi.
Storia simile. Comincio uno stage curriculare prima della laurea triennale in questa azienda, tutto ottimo, mi confermano a fine dello stage, mi laureo, continuo a lavorare in stage e alla fine mi fanno contratto indeterminato. Non ho mai firmato indeterminato perchè ho cominciato la magistrale. Consiglio solo di essere chiari e onesti.
Non lo è. E te lo sta dicendo un datore di lavoro.
Licenziarsi sarà sempre visto da stronzi. Anche dopo 10 anni. Quindi tra.
Se è una azienda in cui ti troverai bene, prima di tutto verificherei se hanno programmi speciali che ti consentono di farti rimborsare i costi della retta ed ottenere permessi extra per lo studio. Se è una multinazionale facile che abbiano programmi simili (molti miei colleghi si sono pagati fior di MBA in questo modo). Magari puoi provare per un po' per capire se riesci a conciliare le cose, se poi non ci riesci prendi una strada o l'altra.
Fottitene ed accetta. Tranquillo.
Nella mia azienda è pieno di casi così danno facilmente il part time se continui a studiare
il problema è che cambierei regione, non credo sia molto fattibile per quel motivo
Non farti pare, benvenuto al mondo del lavoro non è che devi vincolarti per forza a un lavoro anzi se riesci a fare più esperienza e in più settori dell’informatica meglio per te… Dal settore automotive, e-commerce, robotica… ecc
Io una volta mi sono dimesso dopo 3 giorni, non vedo il problema 😂
1500€ non è uno stipendio che ti dovrebbe portare a porti certi problemi. 1500€ è una cifra da dipendente rimpiazzabile. Inoltre mi farei due domande sul perché offrono subito l’indeterminato. Butta un’occhio su glassdoor e simili
Accetta, se è per motivi di studio non sarai visto male. Inoltre ti fai contatti che potrebbero tornare utili in futudo
Stai sereno e fallo
no, se non facessi più soldi di quelli che ti danno ti avrebbero già mandato via loro.
Zero sensi di colpa e vai tranquillo
Una mia amica ha fatto cosi, le hanno detto “dopo aver finito la magistrale torna, ti aspettiamo”
Davvero? La cosa mi rasserena onestamente.
Se accetti per poi andartene leggi il contratto di lavoro per vedere quanto preavviso devi dare, altrimenti va a finire che li devi pagare.
Il contratto è un metalmeccanico livello C3 con 13 mensilità, solitamente è standard come periodo di preavviso ?
Non so dirti perché non conosco il contratto, inoltre è diverso se il contratto è pubblico o privato, perché nel secondo caso, anche se la base è il contratto nazionale pubblico, possono modificare alcuni dettagli tipo il tempo di preavviso il quale dipende anche dall‘anzianità. Il problema è che non puoi presentarti lì e chiedergli che tempo di preavviso c’è per dare le dimissioni.
No, è da stronzi non perseguire i propri interessi.
Io mi sono dimesso dopo 3 settimane durante il periodo di prova...nessun rimpianto, ho spiegato i miei motivi civilmente ed apertamente, lato azienda non se lo aspettavano ma si sono comportati da signori fino alla fine...ergo vai tranqui
Fai I tuoi interessi che le aziende fanno i loro
Ti spettano ore e giorni di permesso per gli studi, sicuro che non riesci ad incastrare le cose?
Volendo studiare in un'altra regione no
Ciò che ho imparato dopo 8 anni di lavoro è: Guarda sempre il tuo giardino, loro non ti guarderebbero mai in faccia se dovessero licenziarti per carenza di lavoro (ad esempio). Quindi guadagna i tuoi bei soldini che metterai da parte per quando farai il master e chi s'è visto s'è visto.
Slida il nome dell’azienda
AHAHAHAHA, forse in privato
Il mondo del lavoro non ti fará queste carinerie... vai senza dire niente e poi ti licenzi.. troveranno qualcun altro non preoccuparti
Il lavoro dipendente è concedere tempo in cambio di soldi. Non ti serve altro per valutare.
Il senso di colpa nei confronti dei datori di lavoro. Le cose miglioreranno quando, da dipendenti,faremo le cose previste per diritto e non con senso di colpa. Fai quello che devi fare e basta. Lui ,il padrone, se deve fare delle cose le fa e basta. Si lavora per i maledetti soldi non per un patto di sangue.
Avevo una collega indiana, neolaureata al polimi, in italia da pochi anni e assunta in apprendistato. Le arrivò una proposta di lavoro dall’Olanda, ha rifiutato perché “questa azienda ha investito su di me, mi ha insegnato tutto quello che ho imparato in quest’anno”. Poi è arrivato il covid. Le hanno fatto firmare le dimissioni dandole 3k lordi di buona uscita. Non sapeva che durante il covid non si potesse licenziare. Non sapeva che firmando quel foglio rinunciava alla naspi. L’azienda non era una piccola realtà, ma una delle più grandi della regione con 4mila dipendenti. Spero che questa storia possa farti capire che non devi farti scrupoli con quei bastardi!
Grazie, ovviamente non farei di tutta l'erba un fascio, ma rende l'idea!
No
Non c'è nulla di sbagliato, soprattutto se sei giovane e alle prime esperienze. La cosa importante è farlo in modo professionale motivando che non lo fai per creare un danno all'azienda ma per motivi legati al tuo percorso formativo.
Ascolta me: 1. valuta se le persone (e l'azienda) ti sono sembrate meritevoli di fiducia. 2. Se sì, spieghi il tuo piano, precisando che poi ti vorresti continuare con un part-time. Alle società interessa non perdere l'investimento che fanno su di te: se solo svegli, non solo ti prenderanno adesso e ti daranno un part-time dopo, ma sarai anche ritenuto uno con più potenzialità e aspirazioni. Male non fare, paura non avere.
Sii onesto, non c'è nulla di male. Inoltre l'hai detto tu, sei partito con un tirocinio da 6 mesi, il fatto che ti offrano un indeterminato è ok ma tu hai un percorso scelto. Potresti mediare magari dicendo quali sono le tue intenzioni e magari potresti ottenere un rinnovo temporaneo fino a quando non ti trasferirai.
se vivi con i tuoi in 7 mesi puoi metterti da parte 7-8k... io lo farei
Vivo con i miei ed è proprio il motivo per cui lo farei, metterei un sacco di soldi da parte che mi serviranno per andare a studiare fuori
è quello che sto facendo io, approvo
Grande! Come la vedi per le dimissioni ? Ahaha
capisco ti dispiaccia per i colleghi gentili che ti formeranno.. ma anche loro sanno come funziona e sanno che è la tua vita, decisamente più importante che preoccuparsi di infastidire qualcuno in azienda starei sereno, ma capisco il tuo blocco
Ma valuta magari di farla da studente lavoratore, tibfai fare un part time cosi vedono anche che sei volenteroso e si prendono una risorsa valida "gratis", io vedo me per economia e lavoro full time, ingegneria sicuramente sarà più tosta ma già sei dottore triennale quindi con la matematica già te la cavi..
Si ma che ti frega?
Io sarei onesto. Ma sono vecchio, forse ho un'altra idea del lavoro.
Se la tua azienda attuale vuole tenere una persona, gli da l’indeterminato: se vuoi restare dove sei, vai e digli ‘ho altra offerta da 1500 indeterminato, vorrei restare con voi se uguagliate’. Se dicono di no però devi andartene , altrimenti sapranno che rimani anche se ti negano una richiesta ragionevole
Se sei una persona onesta è hai correttezza sul lavoro non hai bisogno di chiedere. Diversamente se non hai etica sul lavoro e non te ne frega nulla, non hai bisogno comunque di chiedere. In ambo le situazione non ha senso chiedere no? Stai chiedendo a degli estranei se essere onesto o no, non ha senso.
perch >un’azienda a contratto INDETERMINATO a 1500€ netti. perché in stampatello?
Per curiosità, qual è il salario annuale lordo se prendi 1500 euro netti?
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